Anno: 2004 Durata: 99 Origine: USA Colore: C
Genere:COMMEDIA, FAMILY
Regia:Joe Roth
Specifiche tecniche:35 MM, PANAVISION
Tratto da:romanzo omonimo di John Grisham (ed. Mondadori)
Produzione:SKIPPING CHRISTMAS, 1492 PICTURES, REVOLUTION STUDIOS
Distribuzione:COLUMBIA TRISTAR FILMS ITALIA (2005)
Tim Allen | nel ruolo di | Luther Krank |
Jamie Lee Curtis | nel ruolo di | Nora Krank |
Dan Aykroyd | nel ruolo di | Vic Frohmeyer |
M. Emmet Walsh | nel ruolo di | Walt Scheel |
Elizabeth Franz | nel ruolo di | Bev Scheel |
Erik Per Sullivan | nel ruolo di | Spike Frohmeyer |
Cheech Marin | nel ruolo di | Agente Salino |
Jake Busey | nel ruolo di | Agente Treen |
Austin Pendleton | nel ruolo di | Marty/Babbo Natale con l'ombrello |
Tom Poston | nel ruolo di | Padre Zabriskie |
Julie Gonzalo | nel ruolo di | Blair Krank |
René Lavan | nel ruolo di | Enrique Decardenal |
Caroline Rhea | nel ruolo di | Candi |
Felicity Huffman | nel ruolo di | Merry |
Patrick Breen | nel ruolo di | Aubie |
Andrew Daly | nel ruolo di | Marito |
Arden Myrin | nel ruolo di | Daisy |
Bonita Friedericy | nel ruolo di | Jude Becker |
Cary Thompson | nel ruolo di | Direttore |
Chelsey Broussard | nel ruolo di | Scolara |
David Hornsby | nel ruolo di | Randy Becker |
David L. Lander | nel ruolo di | Intruso nell'istituto d'estetica |
Dawn Didawick | ||
Doug Cox | nel ruolo di | Vicino |
Eryn Nicole Gonsalves | nel ruolo di | Scolara |
J.P. Romano | nel ruolo di | Postino |
Jan Hoag | nel ruolo di | Direttore del coro |
Joe Guzaldo | nel ruolo di | Ladro |
John Short | nel ruolo di | Ned Becker |
Julia Roth | nel ruolo di | Cassiera |
Kevin Chamberlin | nel ruolo di | Sig. Scanlon |
Kim Rhodes | nel ruolo di | Impiegato |
Lyndon Smith | nel ruolo di | Randy Scanlon |
Mark Christopher Lawrence | nel ruolo di | Wes Trogden |
Matt Walsh | nel ruolo di | Vicino |
Patrick O'Connor | nel ruolo di | Impiegato |
Paul Taylor | nel ruolo di | Pompiere |
Ryan Pfening | nel ruolo di | Gus Scanlon |
Taylor Block | nel ruolo di | Scolara |
Vernee Watson-Johnson | nel ruolo di | Dox |
Ogni anno, in occasione del Natale, nelle case di Hemlock Street, a Chicago, fervono grandi preparativi. Tutti gli abitanti della strada fanno del loro meglio per addobbare le case con luci e festoni e ognuno espone fieramente sul proprio tetto 'Frosty', il pupazzo di neve illuminato, con cui hanno vinto tanti premi per le migliori decorazioni natalizie messi in palio da un giornale locale. Ma quest'anno qualcuno sembra non voler aderire alla tradizione. Luther e Nora Krank, rimasti soli poiché la figlia Blair è in Perù per una missione di volontariato, hanno deciso di passare le feste al caldo sole dei Caraibi. Basta con il freddo, basta con le decorazioni natalizie, basta con i vicini invadenti. La notizia sconvolge tutto il vicinato e la tranquilla comunità delle famiglie di Hemlock Street si scatena contro i Krank. A rimettere le cose a posto ci pensa Blair, che ha deciso di tornare a casa per le vacanze. Così Luther e Nora in poche ore devono riuscire a ricreare l'atmosfera pacifica del Natale sia in casa che fuori...
"Joe Roth è un produttore potente ma un regista debole. A 11 anni dalla sua terza regia, questo pezzo grosso di Hollywood aveva già rovinato nel 2001 le potenzialità della commedia 'I perfetti innamorati' rubando la regia a Billy Crystal. Perché non ripetersi? Ecco quindi la quarta regia, 'Fuga dal Natale', commedia natalizia tratta dal best-seller di un singolare John Grisham in versione fuga dai legal-thriller verso la satira alla Tom Wolfe: (...) Non solo il ritmo è fiacco, Allen è nullo (come sempre) e la Curtis non è sexy (lei esplode nella commedia quando ne esaltano il bel corpo come in 'Una poltrona per due' e 'Un pesce di nome Wanda') ma la sceneggiatura di Chris Columbus trasforma presto qualsiasi spunto satirico in una pappetta conformista. E Joe Roth prepara già la quinta regia." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 7 gennaio 2004) "Un paio d'anni fa, a Natale, uscì un furbo romanzo di John Grisham, che diventò un best-seller sfruttando l'insofferenza per le festività. Niente di trasgressivo, beninteso: e lo conferma con piena evidenza la versione cinematografica di Joe Roth, che silura appena uno sprazzo di follia ma poi si risolve in un diluvio di luoghi comuni e buoni sentimenti da supermercato." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 7 gennaio 2005) "La prima volta di John Grisham in commedia, 'Christmas with the Kranks' ha generato un alto tradimento e quindi ancora un fatto di spionaggio: chi è stato? Si direbbe un mediocre regista come Joe Roth, sintonizzato sui teen agers, che stravolge la cattiva storia, nata per denunciare il finto e costoso buonismo delle cerimonie natalizie, con i pupazzi Frost sul tetto, i cenoni di famiglia, gli inutili parties. (...) Priva di tempi comici, nonostante la bravura virtuale di Allen e la simpatia quasi postuma di Aykroyd, la commediola arriva fuori tempo massimo e vorrebbe ripeterci, copiando il finale di Frank Capra, che la vita è meravigliosa. Ma a conti fatti non restano che smorfie e birignao da piccola città molto all' americana, con colonna sonora molto costosa e natalizia di Irving Berlin e altre glorie." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 8 gennaio 2004)
Incasso in euro