Anno: 2017 Durata: 90 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:BIOGRAFICO, DRAMMATICO
Regia:Stanley Tucci
Specifiche tecniche:-
Tratto da:autobiografia "Un ritratto di Giacometti" di James Lord (ed. Nottetempo)
Produzione:GAIL EGAN, NIK BOWER, ILANN GIRARD PER POTBOILER, IN ASSOCIAZIONE CON OLIVE PRODUCTIONS, ARSAM INTERNATIONAL, LOWSUM PRODUCTION
Distribuzione:BIM (2018)
Geoffrey Rush | nel ruolo di | Alberto Giacometti |
Armie Hammer | nel ruolo di | James Lord |
Clémence Poésy | nel ruolo di | Caroline |
Tony Shalhoub | nel ruolo di | Diego Giacometti |
Sylvie Testud | nel ruolo di | Annette Giacometti |
James Faulkner | nel ruolo di | Pierre Matisse |
Parigi, 1964. Il celebre pittore svizzero Alberto Giacometti incontra un suo vecchio amico, il critico americano James Lord, e vuole a tutti i costi fare un suo ritratto perché trova che abbia un viso particolarmente interessante. L'impegno prenderà solo un paio di giorni nello studio dell'artista e Lord, lusingato dalla richiesta, accetta volentieri. In realtà i giorni passano trasformandosi in settimane apparentemente senza fine, il ritratto va avanti tra alti e bassi, con le sedute spesso interrotte da visite ai bistrot e lunghi giri in macchina. Lord inizia a sentirsi ostaggio dello sregolato quanto geniale Giacometti, ma pian piano verrà a conoscenza della logica che alberga nel caos della mente dell'artista, assistendo alla creazione di uno dei suoi ultimi capolavori...
"(...) un film compatto e coinvolgente che ci racconta le tante facce di Alberto Giacometti, il suo disinvolto rapporto con il denaro (...), il travagliato rapporto con la moglie Annette (Sylvie Testud) e la prostituta e modella Caroline ma soprattutto l'ossessione per un perfezionismo artistico che sembrava sempre a portata di mano e che gli sempre sfuggiva. E che Geoffrey Rush restituisce con l'energia e la contagiosa empatia degli attori di rango." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 12 febbraio 2017) "Non un classico biopic sullo scultoree pittore svizzero, ma il racconto di diciotto giorni della sua tumultuosa vita, nella sua casa-laboratorio di Parigi, dove nel 1964 decise di realizzare il ritratto di James Lord (Armin Hammer), critico d'arte newyorkese, dal cui libro di memorie, 'Un ritratto di Giacometti', il film (...) è tratto. (...) Nei suoi panni c'è Geoffrey Rush, sulla cui brillante interpretazione si regge un film impegnato a restituire il processo creativo di un uomo complesso, dotato di grande senso dell'umorismo, ma anche capace coi suoi malumori di rendere impossibile la vita di chi gli stava intorno." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 12 febbraio 2017)
Incasso in euro