Anno: 1974 Durata: 100 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Luciano Salce
Specifiche tecniche:TECHNOSPES, TECHNICOLOR, EASTMANCOLOR
Tratto da:libro "Fantozzi" di Paolo Villaggio
Produzione:GIOVANNI BERTOLUCCI PER RIZZOLI FILM
Distribuzione:CINERIZ (1975); EAGLE PICTURES (2015) - CREAZIONI HOME VIDEO, MONDADORI VIDEO, L'UNITA' VIDEO
Paolo Villaggio | nel ruolo di | Fantozzi |
Anna Mazzamauro | nel ruolo di | Signorina Silvani |
Liù Bosisio | nel ruolo di | Pina Fantozzi |
Gigi Reder | nel ruolo di | Ragionier Filini |
Umberto D'Orsi | nel ruolo di | Cav. Diego Catellani |
Plinio Fernando | nel ruolo di | Mariangela Fantozzi |
Giuseppe Anatrelli | nel ruolo di | Geometra Calboni |
Paolo Paoloni | nel ruolo di | Il mega direttore galattico |
Insignificante rotellina nello smisurato ingranaggio di una grande azienda, l'impiegato Fantozzi comincia le sue giornate lottando contro il tempo, poiché ha il cartellino da timbrare, mentre gli autobus sono superaffollati; le prosegue seminascosto dietro pile di pratiche che gli sfaticati colleghi si premurano di affibbiargli approfittando della sua arrendevolezza. Tornato a casa, trova magro sollievo in una moglie brutta e sfiorita e una figlia orripilante. Di quando in quando, malgrado i suoi sfoghi per sottrarvisi, è costretto a subire le iniziative del collega Filini, infaticabile organizzatore di squallide gite aziendali, di lugubri partite di football tra scapoli e ammogliati, di tetri campeggi, di deprimenti feste di fine d'anno. Mentre tenta inutilmente di sedurre con inviti a pranzo, regolarmente destinati a finire in malora, la collega Silvani, gli si offre l'occasione di salire di almeno un gradino nella scala gerarchica. Basta che, in una partita a biliardo si faccia battere dal vanitoso "capo del personale". Vince, invece, per cui viene confinato in un buio stanzino dell'azienda in compagnia di un collega "sovversivo". Grazie al suo insegnamento, Fantozzi, ha un gesto di ribellione che gli consente di conoscere personalmente il capo dell'azienda lontana "divinità" celata ai più: costui finirà di annientarlo, destinandolo al proprio "acquario" umano.
"Passando dalla comicità orale alla comicità di situazione, forse anche poco aiutato da una regia scarsamente innovatrice, Villaggio scade a pagliaccetto, e accresce i debiti con la farsa del muto." (Giovanni Grazzini, 'Cinema '75') "Come nasce una maschera? Il fenomeno si è esaurito ai tempi della commedia dell'arte o può ancora accadere? E se sì, riuscirà il ragionier Ugo Fantozzi a intrufolarsi nel pantheon degli arlecchini nazionali? Di fronte a questo film, nutrito di spunti tratti dai due best-seller, si ha l'impressione che Paolo Villaggio tenda a svendere la usa trovata prima ancora di averne esplorato tutte le possibilità (Tullio Kezich - 'Il millefilm').
Incasso in euro