Anno: 1975 Durata: 85 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Vittorio Salerno
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85) - TECHNICOLOR
Tratto da:-
Produzione:ANGELO JACONO PER COMMA 9
Distribuzione:TITANUS
Joe Dallesandro | nel ruolo di | Ovidio Mainardi |
Gianfranco De Grassi | nel ruolo di | Giacomo |
Guido De Carli | nel ruolo di | Pepe |
Enrico Maria Salerno | nel ruolo di | Commissario Santagà |
Martine Brochard | nel ruolo di | Alba |
Umnerto Ceriani | nel ruolo di | Commissario Tamaroglio |
Enzo Garinei | nel ruolo di | Direttore del centro ricerche |
Carmen Scarpitta | nel ruolo di | Moglie del politico |
Luigi Casellato | nel ruolo di | Capo della Mobile |
Sal Borgese | nel ruolo di | Custode |
Claudio Nicastro | ||
Gengher Gatti |
La nevrosi collettiva che ha le sue origini nella stressante vita moderna e spinge individui insospettabili ad evadere dal carcere di tanti condizionamenti, con atti di teppismo e anche azioni delittuose senza immediato motivo, è il tema del film. Il protagonista Ovidio Mainardi è, all'apparenza, un impiegato tranquillo addetto ai calcolatori elettronici in una grande azienda. La monotonia del lavoro, la solitudine esistenziale di un matrimonio mal combinato, ove per la moglie, più del marito conta la carriera, spinge Ovidio, con altri due soci, a sfogarsi in atti di vandalismo e di crudele cinismo, che si manifesta in una serie di delitti, vere esplosioni di crudo sadismo. Sarà un anziano commissario di polizia a riposo: 'Santagà', a intuire che i delitti non hanno moventi politici, ma "ecologici". Uno dei componenti della banda si impicca in carcere; Ovidio cade sotto le pallottole del commissario, mentre il terzo socio ha tutta l'intenzione di riprendere a fare il teppista con altri individui, egualmente stressati dalla vita moderna.
"Il regista Vittorio Salerno, al suo secondo film, non ha tuttavia il vigore fantastico e la sontuosità figurativa del Kubrik di 'Arancia meccanica', e la lucidità dell'analisi di fondo cede sovente il passo ad un meccanico accumularsi di effetti truculenti e grandguignoleschi, non privi di sapore grottesco." (R. P., "Corriere della Sera", 25 settembre 1975)
Incasso in euro