Anno: 2005 Durata: 94 Origine: GERMANIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Bent Hamer
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85)
Tratto da:romanzo omonimo di Charles Bukowski
Produzione:BENT HAMER, JIM STARK PER BULBUL FILM, STARK SALES, PANDORA
Distribuzione:MIKADO (2006)
Matt Dillon | nel ruolo di | Henry Chinaski |
Lili Taylor | nel ruolo di | Jan |
Marisa Tomei | nel ruolo di | Laura |
Fisher Stevens | nel ruolo di | Manny |
Didier Flamand | nel ruolo di | Pierre |
Adrienne Shelly | nel ruolo di | Jerry |
Karen Young | nel ruolo di | Grace |
Tony Lyons | nel ruolo di | Tony Endicott |
Matthew Feeney | nel ruolo di | Harry Berglund |
Jim Brockhohn | nel ruolo di | Barista |
Jimmy Brockhohn | nel ruolo di | Giocatore d'azzardo |
Chris Carlson | nel ruolo di | Proprietario del negozio di liquori |
Joseph Courtemanche | nel ruolo di | Avventore del bar |
Christopher Day | ||
Diane Kelson | ||
Frank Crandell | ||
Geoff Schilz | ||
Jim Westcott |
Henry Chinaski accetta ogni genere di lavoro, basta che gli procuri i soldi necessari per dedicarsi alle sole tre cose che considera importanti nella vita e che ha eletto a sue personali divinità: l'alcol, le donne e la scrittura. Henry usa l'arma affilata dell'ironia per mettere in luce le contraddizioni della vita e del sistema lavorativo dell'America contemporanea, le relazioni nate nei bar, le chiacchiere, le interminabili ore in fabbrica...
"Dal 'Factotum' di Bent Hamer non ci aspettavamo granché e invece, sorpresa: sarà che Matt Dillon, eterno ragazzo, mette per la prima volta in Bukowski/Chinaski una certa ironia; sarà che lo scrittore, morto nel '94, non essendo più fastidiosamente di moda risulta nuovamente vivo ed attuale, ma per la prima volta ci sembra di poter ascoltare veramente la sua voce . E poi il norvegese Bent Hamer (suo il notevole Kitchen Stories ), adattando il romanzo 'Factotum', oltre che sull'alcol e le donne punta sullo strano rapporto di Bukowski con i suoi mille lavori. Lavori umili, precari, accidentali, disprezzati e insieme ricercati perché solo in un rapporto alienato con le proprie mansioni lo scrittore, paradossalmente, sembra trovare la verità del suo tempo. E se ambientare tutto oggi suona qua e là anacronistico, l'andatura volutamente frammentaria del racconto, pieno di episodi e incontri bislacchi, dà alle sue gesta il tono rubato, proprio in senso musicale, che più gli somiglia. Perché questo in fondo fa Chinaski: ruba alla vita (al suo corpo) i suoi segreti; i piaceri acri dell'alcol e del sesso, ma anche quelli ineffabili del lavoro; l'effimera ricchezza accumulata puntando sui cavalli, e l'amarezza senza fondo di un amore che finisce. Tutto mescolato in un cocktail da trangugiare senza pensarci troppo perché solo così, cadendo e rialzandosi, 'sarai solo con gli dèi e il fuoco incendierà le tue notti'. Il resto è per gli altri, per quelli che scelgono di lavorare, di fare soldi, di avere una bella casa e magari rubarti la donna, come fa l'odioso tipetto dell'ippodromo. Ma la gioia, ovvero lo stupore, l'esaltazione, la dignità, la libertà, non sanno nemmeno dove stia di casa." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 31 marzo 2006) "Con un gusto un po' vecchia maniera, 'Factotum' mette in scena un personaggio pieno di 'spleen' e mal di vivere; un asociale, però dotato di una certa grazia e, a conti fatti, più umano di tutti gli altri. Il norvegese Bent Hamer scandisce gli eventi per brevi quadri impressionistici, ambientati in un'America popolata di umiliati e offesi. Segue il suo eroe come in uno stato di sonnambulismo; lasciando trasparire, però, una sottile vena ironica. Il limite è che il suo film non assume un vero punto di vista: tutto è sullo stesso piano, dalla dipendenza alcolica alla vita erotica, ai rapporti col padre. Appesantito, laconico, parco nei gesti, Dillon è bravo. L'ex ragazzo della 56ma strada non ha fatto la carriera di altri, però le sue scelte sono sempre impreviste, e spesso interessanti." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 31 marzo 2006)
Incasso in euro