Anno: 1952 Durata: 110 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Roberto Rossellini
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.37)
Tratto da:un'idea di Massimo Mida e Antonello Trombadori
Produzione:PONTI-DE LAURENTIIS
Distribuzione:LUX FILM - RICORDI VIDEO, VIVIVIDEO, PANARECORD, DVD: DOLMEN HOME VIDEO (2008)
Ingrid Bergman | nel ruolo di | Irene Girard |
Alexander Knox | nel ruolo di | George Girard |
Ettore Giannini | nel ruolo di | Andrea Casati |
Sandro Franchina | nel ruolo di | Michel, loro figlio |
Giulietta Masina | nel ruolo di | Giulietta, detta 'Passerotto' |
Teresa Pellati | nel ruolo di | Ines |
Marcella Rovena | nel ruolo di | Signora Puglisi |
Alfred Browne | nel ruolo di | Sacerdote |
Tina Perna | nel ruolo di | Cesira |
Giancarlo Vigorelli | nel ruolo di | Il giudice |
Maria Zanoli | nel ruolo di | Signora Galli |
William Tubbs | nel ruolo di | Prof. Alessandrini |
Alberto Plebani | nel ruolo di | Signor Puglisi |
Gianna Segale Damiani | nel ruolo di | Infermiera |
Antonio Pietrangeli | nel ruolo di | Psichiatra |
Irene Girard, moglie di un diplomatico straniero, vive felice a fianco del marito. Il suo tenore di vita è del tutto normale e corrisponde alle abitudini delle donne della sua classe ma, all'improvviso, un tragico avvenimento viene a sconvolgere la sua esistenza. Il suo unico figlio dodicenne muore in seguito ad un tentativo di suicidio: risulta che il piccolo si sentiva trascurato dai genitori. Questo dramma doloroso provoca nell'animo d'Irene una violenta crisi: si sente colpevole e il suo dolore la rende più sensibile al dolore altrui. Un cugino sacerdote, Andrea, le fa da guida nel visitare le case dei più poveri. Irene porta loro dapprima soccorsi materiali e in seguito si consacra con assoluta dedizione all'assistenza dei malati e dei sofferenti. Ella conforta con le sue cure gli ultimi giorni di una prostituta, fa fuggire un giovane delinquente per indurlo al pentimento e viene arrestata per favoreggiamento. Per soffocare lo scandalo, il marito la fa ricoverare in una clinica psichiatrica. Determinata a praticare, secondo i propri intendimenti, la dottrina evangelica dell'amore, Irene rifiuta ogni compromesso e viene rinchiusa per sempre nella casa di cura.
"Appesantito da una sceneggiatura a più mani, il film appare tutto di regia, ammirabile in certe intuizioni, più meccanico in talune soluzioni narrative. Ma Rossellini vede nell'itinerario dei fatti solo un pretesto, sposta la sua messa in scena sui grandi conflitti ideologici, mostra un intinerario interiore, con la luce abbagliante della radiografia. Per questo "Europa '51" è uno dei film più importanti di questi anni, il più attuale, il più sentito". (Edoardo Bruno, "Filmcritica", n. 17, ottobre 1952). Dalle note di regia: "L'esperienza religiosa non l'ho mai avuta, dico la verità. Non ho mai creduto, non ho mai avuto fede. Ho avuto, così, un momento molto drammatico nella mia vita quando ho perso un figlio che aveva nove anni. E allora, lì, logicamente mi sono posto delle domande. Mi sembra che per affrontare la morte c'è bisogno di una dose di eroismo gigantesco. Allora ho cercato disperatamente delle consolazioni. E dove le trovi? Le trovi o nella realtà-realtà, cioè immaginare la vita come un fenomeno biologico di una precisione scientifica ecc., con tutte le sue coordinate; o nell'altro aspetto, che è tutto metafisico".
Incasso in euro