SCHEDA FILM

Era di venerdì 17

Anno: 1956 Durata: 97 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:-

Specifiche tecniche:EASTMANCOLOR

Tratto da:-

Produzione:GIUSEPPE AMATO PER GIUSEPPE AMATO PRODUZIONE FILMS (ROMA), WALTER RUPP PER LA CITE' FILM (PARIGI)

Distribuzione:CEIAD (1957)

TRAMA

Paolo, uomo di mezza età, sposato con due bambini, viaggiatore di commercio, durante uno dei suoi giri professionali, fa la conoscenza di Maria, una ragazza che sembra rattristata da qualche sua pena segreta. Lei sta tornando a casa dei suoi genitori, dopo avere vissuto per un periodo in città, e prima di salutare Paolo gli racconta la sua storia. Il suo innamorato si è dileguato non appena gli ha annunciato di attendere un bimbo e lei teme che suo padre, molto all'antica, non la accolga più in casa. Per questo, visto l'atteggiamento comprensivo di Paolo, Maria chiede a Paolo di accompagnarla a casa spacciandosi per suo marito solo per poche ore, poi potrà ripartire e non tornare più. Paolo dapprima rifiuta, poi, impietosito, accetta l'insolita proposta. Il padre di Maria dapprima è indignato che la figlia si sia sposata senza fargli sapere nulla, poi accetta il fatto compiuto e invita i maggiorenti del paese per festeggiare gli sposi. Paolo è costretto a trattenersi per la notte ma per non dormire con la sua falsa sposa passa la notte prima a giocare a dama con la vecchia zia di Maria poi nella stalla. La mattina dopo, il padre di Maria, che ha scoperto una foto di Paolo con la moglie e i figli, gli chiede spiegazioni e Paolo confessa la verità. Intanto anche Maria ha raccontato tutto alla madre. Poiché il padre non intende ragioni, Paolo gli parla come può farlo un uomo sensibile e a sua volta padre e riesce a toccargli il cuore. Maria potrà restare a casa e Paolo viene accompagnato alla stazione per continuare la sua solita vita.

CRITICA

"L'argomento, l'avrete capito: è il vecchio soggetto di 'Quattro passi fra le nuvole' (...). Mario Soldati ha ripreso l'argomento a distanza di quindici anni (....),le "gag", le invenzioni fra patetico e comico (...) tutto è conservato religiosamente come un abito di solida stoffa, acquistato tanti anni fa e oggi ancor buono per fare bella figura. Del resto il film la sua bella figura la fa, a dispetto del persistente ricordo dei 'Quattro passi'". (F. Berutti, 'Settimo Giorno', 16 marzo 1957). "Il film non ha la freschezza e l'originalità di 'Quattro passi fra le nuvole'. La vicenda è tuttavia condotta con garbo ed acquista nel finale un'efficacia apprezzabile. Ottima l'interpretazione di Fernandel." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. XLI, 1957)

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