Anno: 2008 Durata: 128 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Laurent Cantet
Specifiche tecniche:SCOPE, 35 MM
Tratto da:romanzo omonimo di François Bégaudeau (ed. Einaudi).
Produzione:HAUT ET COURT, FRANCE 2 CINÉMA CANAL+, CINÉCINÉMA, CNCSOFICINÉMA 3, COFINOVA 4
Distribuzione:MIKADO, DVD: DOLMEN HOME VIDEO (2009) - DVD: DOLMEN HOME VIDEO (2010)
François Bégaudeau | nel ruolo di | François |
Nassim Amrabt | nel ruolo di | Nassim |
Laura Baquela | nel ruolo di | Laura |
Cherif Bounaïdja Rachedi | nel ruolo di | Cherif |
Juliette Demaille | nel ruolo di | Juliette |
Dalla Doucoure | nel ruolo di | Dalla |
Arthur Fogel | nel ruolo di | Arthur |
Damien Gomes | nel ruolo di | Damien |
Louise Grinberg | nel ruolo di | Louise |
Qifei Huang | nel ruolo di | Qifei |
Huang Chien-wei | nel ruolo di | Wei |
Franck Keïta | nel ruolo di | Souleymane |
Henriette Kasaruhanda | nel ruolo di | Henriette |
Lucie Landrevie | nel ruolo di | Lucie |
Agame Malembo-Emene | nel ruolo di | Agame |
Rabah Naït Oufella | nel ruolo di | Rabah |
Carl Nanor | nel ruolo di | Carl |
Esméralda Ouertani | nel ruolo di | Sandra |
Burak Özyilmaz | nel ruolo di | Burak |
Eva Paradiso | nel ruolo di | Eva |
Angélica Sancio | nel ruolo di | Angélica |
Boubacar Touré | nel ruolo di | Boubacar |
Justine Wu | nel ruolo di | Justine |
Samantha Soupirot | nel ruolo di | Samantha |
Atouma Dioumassy | nel ruolo di | Rappresentante degli studenti |
Nitany Gueyes | nel ruolo di | Rappresentante degli studenti |
Vincent Caire | nel ruolo di | Vincent |
Olivier Dupeyron | nel ruolo di | Olivier |
Patrick Dureuil | nel ruolo di | Patrick |
Frédéric Faujas | nel ruolo di | Fred |
Dorothée Guilbot | nel ruolo di | Rachel |
Cécile Lagarde | nel ruolo di | Cécile |
Anne Langlois | nel ruolo di | Sophie |
Yvette Mournetas | nel ruolo di | Yvette |
Vincent Robert | nel ruolo di | Hervé |
Anne Wallimann-Charpentier | nel ruolo di | Anne |
Abdoul Drahamane Sissoko | nel ruolo di | Supervisore |
Adeline Fogel | nel ruolo di | Madre di Arthur |
Aline Zimierski | nel ruolo di | Staff delle cucine |
Céline Spang | nel ruolo di | Delegata |
Cheick Baba Doumbia | nel ruolo di | Fratello di Souleymane |
Fatoumata Kanté | nel ruolo di | Mare di Souleymane |
Jean-Michel Simonet | nel ruolo di | Preside |
Julie Athenol | nel ruolo di | Consigliere |
Khalid Amrabt | nel ruolo di | Padre di Nassim |
Lingfen Huang | nel ruolo di | Madre di Wei |
Marie-Antoinette Sorrente | nel ruolo di | Addetta alle pulizie |
Marie-Laure Bulliard | nel ruolo di | Delegata |
Olivier Pasquier | nel ruolo di | Amministratore |
Robert Demaille | nel ruolo di | Delegato |
Sezer Özyilmaz | nel ruolo di | Madre di Burak |
Silma Aktar | nel ruolo di | Addetta alle pulizie |
Stéphane Longour | nel ruolo di | Supervisore |
Wenlong Huang | nel ruolo di | Padre di Wei |
François insegna francese in una scuola difficile. La sua aspirazione è quella di riuscire a istruire i ragazzi senza però omologarli. Per riuscire a motivarli, quando sfuggono al controllo, è disposto anche ad andarli a cercare e a metterli davanti ai loro limiti. Pronto ad accettare talvolta il rischio di un clamoroso insuccesso.
"'Entre les murs', che Laurent Cantet ha tratto dall'omonimo libro dell' ex insegnante François Bégaudeau, chiamato a interpretare il professore che per un anno insegnerà francese a una classe di quattordicenni. Cantet fa onore al suo passato di regista "impegnato" (Risorse umane, A tempo pieno) evitando tutte le trappole che il tema "scuola" può creare. Niente facile demagogia, nessuna generalizzazione né falsificazione drammatica: l'insegnamento della lingua francese a degli scolari della periferia parigina, dove il miscuglio di razze va di pari passo con quello sociale e familiare, è lo strumento per farci entrare nelle tante (troppe?) contraddizioni del sistema scolastico, nelle difficoltà e nelle stanchezze di una professione come l'insegnamento (le scene del consiglio dei professori sono molto indicative) ma anche nelle potenzialità e nelle ambiguità di una condizione come quella di allievo. Riuscendo così a raccontare una "normalità" fatta di rapporti quotidiani, problemi e tensioni, scontri, parole e discussioni. A cui una macchina da presa mobilissima e sempre addosso alle persone riesce a restituire il sapore di una verità che non si dimentica tanto facilmente." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 25 maggio 2008) "Si tratta di un quasi-documentario, tratto dal libro omonimo pubblicato due anni orsono dal trentasettenne Francois Bégaudeau, interpretato dallo stesso ex insegnante di scuola media e realizzato facendo interpretare se stessi a ventiquattro alunni della scuola di un quartiere «difficile» parigino. Grazie a un sofisticato lavoro preparatorio e al delicato equilibrio tra immedesimazioni e recitazioni, il risultato è intenso e originale, ancorché a rischio di monotonia specialistica. Comunque le lezioni, i collegi dei professori, gli scontri, l'irruzione del mondo esterno, i ruoli coperti o scoperti delle famiglie e la conflittualità permanente innescata dalla multietnicità del gruppo riescono nell'intento di comunicare non solo le pene della categoria disprezzata e malpagata degli insegnanti, ma anche i dubbi e i drammi dei ragazzi di umili origini incapaci di comprendere la necessità della diciplina e della gerarchia e sempre in bilico tra la scuola e la strada." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 25 maggio 2008) "In 'Entre les murs', film di due ore girato interamente tra le aule di una scuola, si mantengono queste prerogative di chiusura esistenziale, intesa come impraticabile via di scampo oltre i termini della visione. Cantet prova a mettere in scena un'opera che illustra nuovamente la quotidianità urbanizzata francese altalenando la possibile armonia e l'incombente frattura comunicativa tra il giovane professore di francese François e la mescolanza di scolari della classe quarta di una scuola media parigina del 20esimo arrondissement. La democratica applicazione dell'uso della lingua francese, in una classe non proprio da disperata periferia, e il tentativo di imporre una moderata disciplina a una truppa di ragazzini con le loro esuberanti necessità, diventa analisi dell'ambiguità del reale che sfocia in una intensa drammaturgia dal finale notevolmente pessimista." (Davide Turrini, 'Liberazione', 25 maggio 2008) "Tutto un paese in un'aula scolastica. Di più: un intero continente (l'Europa multietnica), uno stile di vita (il nostro), un sistema sociale (la democrazia). Non raccontati ma piuttosto svelati da un piccolo grande film che è una vera lezione, 'Entre les murs'. Per la semplicità dei mezzi, per il rigore del metodo, per la complessità del risultato. Sono rari i film che comunicano con tanta forza il sentimento del presente. Presente del mondo in cui viviamo, ma anche del cinema che lo ausculta cambiando strategie per restituirne l'inafferrabile verità. E qui veri sono i ragazzi, allievi di un liceo parigino e spesso figli di arabi, africani, cinesi, attori e co-autori di personaggi che devono molto (ma non tutto) alla loro vita. Vero è il professore, François Bégaudeau, autore di un romanzo sulle sue esperienze, ora protagonista e co-sceneggiatore del film. E veri sono i rapporti costruiti da questa classe (finta) con il loro (vero) professore, negli atelier di improvvisazione e poi sul set. Cosa trasmettere ad allievi così eterogenei?" (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 maggio 2008) "'Entre le murs', ovvero 'In classe', era il titolo del libro che François Bégaudeau, allora trentacinquenne professore alle scuole medie, scrisse due anni fa, con grande successo di pubblico e di critica. Adesso è diventato il film di Laurent Cantet con Bégaudeau che recita se stesso e gli studenti di una scuola periferica del 20? arrondissement parigino a fargli da corona. Il risultato è molto bello e dà un'idea non solo e non tanto dell'eroismo oscuro di una categoria vituperata e malpagata qual è quella degli insegnanti, ma anche delle difficoltà di un universo studentesco, multietnico spesso di umili origini, stretto fra la scuola e la strada, la necessità di un ordine e la difficoltà a comprendere la disciplina, il senso dei ruoli e l'incapacità a mantenere le distanze..." (Stelio Solinas, 'Il Giornale', 24 maggio 2008) "La figura dell'insegnante appare nella sua versione più desolata, il povero Bégaudeau, autore del libro e protagonista principale del film, è davvero uno sciagurato, quasi un inetto, che non ne fa una giusta neanche per sbaglio. (...) Mai osa proporre ai ragazzi un brano di Shakespeare, una poesia di Baudelaire, qualcosa di alto e nobile che possa modificare la loro sensibilità: non crede più alla potenza dell'arte, del pensiero, della bellezza, si accontenta di aderire timorosamente alla vita degli studenti, di certificare l'esistente, lo status quo, la vita così com'è, ed è una brutta vita. Finirà ad insultare due allieve e a farsi minacciare dal bullo della classe, poi espulso a forza dalla scuola. Un insuccesso totale, una catastrofe." (Marco Lodoli, "la Repubblica', 14 ottobre 2008)
Incasso in euro