Anno: 1973 Durata: 141 Origine: GERMANIA OCCIDENTALE Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Rainer Werner Fassbinder
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:romanzo omonimo di Theodor Fontane
Produzione:TANGO FILM PRODUKTION
Distribuzione:INDIPENDENTI REGIONALI (1982) - VIDEOGRAM, NUMBER ONE VIDEO, POLYGRAM FILMED ENTERTAINMENT VIDEO
Hanna Schygulla | nel ruolo di | Effi Briest |
Wolfgang Schenck | nel ruolo di | Von Instetten |
Ulli Lommel | nel ruolo di | Maggiore Crampas |
Lilo Pempeit | nel ruolo di | Signora Briest |
Herbert Steinmetz | nel ruolo di | Signor Briest |
Ursula Stratz | nel ruolo di | Roswitha |
Irm Hermann | nel ruolo di | Johanna |
Karlheinz Böhm | nel ruolo di | Wullersdorf |
Karl Scheydt | nel ruolo di | Kruse |
Barbara Valentin | nel ruolo di | Marietta Tripelli |
An Dorthe Braker | nel ruolo di | Sig.Ra Pasche |
Andrea Schober | nel ruolo di | Annie |
Barbara Lass | ||
Eva Mattes | nel ruolo di | Hulda |
Hark Bohm | nel ruolo di | Gieshuble, Il Farmacistar |
Peter Gauhe | nel ruolo di | Dagobert |
Rudolf Lenz | ||
Theo Tecklenburg | nel ruolo di | Pastore Niemeyer |
Ai due Briest, una coppia piccolo-borghese della Germania fine 800, sembra di toccare il cielo con un dito, quando il barone von Instetten chiede la mano della figlia Effi. La ragazza è appena sedicenne ed il barone assai più anziano di lei, ma egli è degna persona, Prefetto di un distretto in Pomerania e per Effi si profila un avvenire tranquillo ed agiato. L'amore da parte di lei verrà in seguito. I due si sposano e si amano sinceramente, anche se la giovane, vibrante e sensibile qual'è, si sente un po' ristretta in una grande, splendida villa (dove domina la overnante Johanna), che a volte le pare una prigione dorata. Il marito, se anche la colma di premure e la inserisce nella piccola cerchia della gente bene della cittadina, è tuttavia formale e possessivo. Intanto Effi conosce l'affascinante maggiore Crampas e ne nasce una relazione che, al momento, passa inosservata. Solo sei anni dopo, quando già i due coniugi Instetten hanno una bambina (Annie), una sfortunata circostanza fa sì che il marito apprenda, da alcune inequivocabili lettere indirizzate ad Effi da Crampas, quello che è successo. Deluso nella propria dignità e nell'amore, ma costretto dal rigido codice etico della morale borghese allora imperante (e tanto più ora che la carriera lo ha portato a Berlino e, quindi, in contatto con altissime sfere), il barone impone al maggiore la sia pur tardiva riparazione dovutagli. Così lo uccide in duello e ripudia Effi per l'antica sua colpa, sottraendole anche la piccola Annie. Effi, tra l'altro malata di tubercolosi, si riduce da prima a vivere con i propri mezzi in una modesta pensione, assistita solo dalla fedelissima Roswitha (una sua ex-cameriera, semplice e buona, cacciata giovanissima dalla casa paterna perché incinta) e incontrando solo saltuariamente e per pochi istanti la sua Annie. La signora Briest, che non ha voluto, sempre per asseriti principi moralistici, riprendere Effi nella casa natìa, si decide infine a farlo. Ma è ormai tardi: la figlia sta per morire, nella supina e sconfortata accettazione di un matrimonio non nato dall'amore e di una punizione ispirata ad una concezione di vita, tipica di gente degna e nobile, ma sicuramente disumana.
Incasso in euro