Anno: 2008 Durata: 118 Origine: USA Colore: C
Genere:THRILLER
Regia:D.J. Caruso
Specifiche tecniche:35 MM (1:2.35) - TECHNICOLOR
Tratto da:-
Produzione:DREAMWORKS SKG, KURTZMAN/ORCI
Distribuzione:UNIVERSAL - DVD E BLU-RAY: PARAMOUNT HOME ENTERTAINMENT
Shia LaBeouf | nel ruolo di | Jerry |
Michelle Monaghan | nel ruolo di | Rachel |
Rosario Dawson | nel ruolo di | Agente |
Billy Bob Thornton | nel ruolo di | Morgan |
Ethan Embry | nel ruolo di | Grant |
Eric Christian Olsen | nel ruolo di | Craig |
Madylin Sweeten | nel ruolo di | Becky |
Fahim Fazli | nel ruolo di | Al Kohei |
Anthony Azizi | nel ruolo di | Turan |
Cameron Boyce | nel ruolo di | Sam |
Peter James | nel ruolo di | Agente Gaither |
G. Larry Butler | nel ruolo di | Senatore Stanton |
Anthony Mackie | ||
Lynn Cohen | ||
Michael Chiklis |
Rachel Holloman è una mamma single che per la prima volta si separa dal figlio Sam, di otto anni, partito con la banda della scuola alla volta di Washington. Jerry Shaw è un 23enne senza uno scopo preciso nella vita che, per sbarcare il lunario, lavora in una copisteria e vive all'ombra dei successi di suo fratello gemello, avviato invece verso una brillante carriera nelle pubbliche relazioni dell'aeronautica militare. Rachel e Jerry, estranei tra loro, si troveranno improvvisamente catapultati insieme in una serie di situazioni pericolose e alla mercé di una donna misteriosa che li contatta e li tiene sotto controllo attraverso vari congegni tecnologici. Il drammatico svolgimento degli eventi li vedrà uniti non solo per cercare di sopravvivere ma anche per non essere catturati da una squadra speciale dell'FBI, impegnata nelle indagini contro un'organizzazione terroristica.
"Non basta mettere gente comune in situazioni straordinarie per sentirsi Steven Spielberg (qui produttore), né accumulare rischi uno peggio dell'altro per appassionarti alla sorte dei personaggi. Tanto più quando le scene d'azione si susseguono come le piattaforme d'un videogioco, non vengono 'preparate', finiscono all'improvviso per lasciar posto alle successive. Il tutto tra spiegazioni 'telefonate', al telefonino, onde farci capire quel che succede. Credendo di compensare una sceneggiatura povera di sorprese, e una regia enfaticamente casuale, Caruso infarcisce la pellicoletta di strizzate d'occhio e citazioni da film altrui." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 20 febbraio 2009) "Improbabile ed eccentrico come il suo nome e il suo cinema, Daniel John Caruso Jr ha il vizio e il vezzo di puntare molto alto. Non fa eccezione il suo 'Eagle Eye', in cui il tutto è peggiorato da un'entità che controlla semafori e traffico e che ha pensato bene, come capita spesso alle macchine nei film, di prendere consapevolezza di sé e di salvare il mondo distruggendolo. (...) Bella idea, in fondo, seppur non molto originale: il soggetto di Spielberg è un furto a Kubrick, il complotto di un sistema statale schiavo di un hard disk troppo sviluppato fa parte di un genere che vede 'War Games' come antenato. Il problema è la regia di D.J. Caruso, costante esercizio di stile che non disdegna ogni tipo di effetto speciale, narrativo e visivo. Lo spettatore raggiunge la saturazione dopo venti minuti, sconfitto dall'eccesso, dalla grottesca mancanza di senso del ridicolo (il finale è imbarazzante), dalle incoerenze di sceneggiatura e da coincidenze troppo improbabili persino per un pc impazzito. E seppur parliamo di fantascienza probabile, di un'ipotesi di futuro possibile, un minimo di realismo o almeno razionalità servirebbe per rimanere nel film. Che invece scappa via come i due protagonisti, ossessivamente, provano a fare. Tentazione che viene, dopo la prima metà della pellicola, anche a chi guarda." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 20 febbraio 2009)
Incasso in euro