Anno: 1949 Durata: 81 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:FANTASY
Regia:Luigi Zampa
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:CARLO CIVALLERO PER CINES (ROMA), LES FILMS PATHE' (PARIGI)
Distribuzione:ENIC (1950)
Jean Gabin | nel ruolo di | Comm. Carlo Bacchi |
Mariella Lotti | nel ruolo di | Margot, moglie di Bacchi |
Elli Parvo | nel ruolo di | Lidia Guidi |
Antonella Lualdi | nel ruolo di | Maria |
Paola Borboni | nel ruolo di | Luisa, la sorella di Carlo |
Julien Carette | nel ruolo di | Amedeo Santini |
Maso Lotti | nel ruolo di | Nanni |
Marga Cella | nel ruolo di | Signora Gigliosi |
Dante Maggio | nel ruolo di | Nicola, il calzolaio |
Bruno Corelli | nel ruolo di | Antonelli |
Nerio Bernardi | nel ruolo di | Gigliosi, il baritono |
Dino Raffaelli | nel ruolo di | Giuseppe |
Peppino Spadaro | nel ruolo di | Usciere |
Mimo Billi | nel ruolo di | Ferrari Giacomo Billi |
Fausto Guerzoni | nel ruolo di | Un operaio delegato |
Reynolds Packard | nel ruolo di | L'on. Mazoli |
Aristide Baghetti | nel ruolo di | Minozzi, il notaio |
Maurizio De Bosdari | nel ruolo di | Vittorio |
Frank Colsen | nel ruolo di | L'industriale Travers |
Piero Pastore | nel ruolo di | L'operaio delegato sindacalista |
Edda Soligo | nel ruolo di | Un'infermiera |
Bice Valori | nel ruolo di | Testimone |
Enrico Luzi | nel ruolo di | Un testimone dell'incidente |
Paolo Ferrara | nel ruolo di | Paolo |
Ciro Berardi | nel ruolo di | Bruno |
Antonietta Petrosi | nel ruolo di | Anna |
Salvo Libassi | nel ruolo di | Vigile urbano |
Pietro Verna | nel ruolo di | Monsignore |
Ada Colangeli | ||
Adalberto Tartagia | ||
Aldo Vasco | ||
Andrea Sorba | ||
Anna Pabel | ||
Aristide Catone | ||
Attilio Tosato | ||
Dora Faykiss | ||
Earl C. Sherry | ||
Gabry Hello | ||
Gian Aldo Bettoni | ||
Giulio Sabbatini | ||
Gorella Gori | ||
Joop van Hulsen | ||
Laura Tiberti | ||
Livia Giorgi | ||
Luigi A. Garrone | ||
Marco Tulli | ||
Rio Nobile | ||
Romano Molani | ||
Ruggero De Bonis | ||
Tommaso Pallotta |
Il commendator Bacchi, ricco industriale, muore improvvisamente. Quando la sua anima giunge nell'aldilà, le viene detto che il suo destino è l'inferno. La terribile sentenza è motivata da una serie di peccati, ma soprattutto dal male fatto ad un certo Santini, che Bacchi non ricorda d'aver mai conosciuto. A forza di suppliche ottiene di poter ritornare sulla terra per dodici ore, per rimediare al male fatto e meritare il perdono. Sceso sulla terra, si dà da fare per cercare Santini. Quando lo trova scopre che si tratta d'un povero usciere, che non avendo la somma occorrente per pagare la riparazione d'una scarpa, ha perso l'impiego e per la disperazione ha tentato d'uccidersi. La colpa è di Bacchi che con le sue speculazioni ha fatto aumentare il prezzo del cuoio. Bacchi, per assolvere il suo debito, colma l'usciere di benefici arrivando persino a comprare la villetta tanto desiderata da Santini. Con l'improvvisa ricchezza, però, l'ex usciere si monta la testa arrivando a pretendere che sua figlia sposi un duca. Bacchi trova il duca, ma s'accorge che, per soddisfare i capricci di Santini, dovrebbe rendere infelici la propria figlia e suo fidanzato. Allora ritoglie a Santini i suoi doni e li passa alla giovane coppia. Sconsolato, quando ritorna nell'aldilà crede che l'aspetti l'inferno, ma non e così. L'ultima, spontanea, buona azione gli ha fruttato il Paradiso.
"[...]. [Il film] di Zampa [...], soggetto di Zavattini, avrebbe potuto presentare un interesse più concreto [...]. Banale, sciatto, di cattivo gusto [...] nel migliore dei modi avrebbe solo potuto raggiungere la perfezione stucchevole di uno dei soliti film americani sull'aldilà". (Edoardo Bruno, "Filmcritica", n. 1 del dicembre 1950).
Incasso in euro