Anno: 1939 Durata: 76 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO
Regia:Mario Soldati
Specifiche tecniche:-
Tratto da:commedia omonima di Louis Verneuil
Produzione:URBE FILM - INDUSTRIE CINEMATOGRAFICHE ITALIANE S.A.
Distribuzione:ICI
Assia Noris | nel ruolo di | Dora Nelson/Pierina Costa |
Carlo Ninchi | nel ruolo di | Ing. Giovanni Ferrari |
Luigi Cimara | nel ruolo di | Alberto, il primo marito |
Nino Crisman | nel ruolo di | Il falso principe |
Carlo Campanini | nel ruolo di | Emilio, l'ottico |
Miretta Mauri | nel ruolo di | Renata |
Federico Collino | nel ruolo di | Il segretario Blasco |
Olinto Cristina | nel ruolo di | Il signor Gabardo |
Evelina Paoli | nel ruolo di | La signora Gabardo |
Adele Mosso | nel ruolo di | La zia |
Massimo Girotti | nel ruolo di | Enrico |
Gildo Bocci | nel ruolo di | Pasquale, il tassista |
Nando Bruno | nel ruolo di | Gegé |
Clelia Bernacchi | nel ruolo di | Ersilia |
Amilcare Pettinelli | nel ruolo di | Il regista |
Nino Marchetti | nel ruolo di | Il produttore |
Emilio Cigoli | nel ruolo di | Il finto tesoriere |
Laura Farina Moschini | nel ruolo di | Gina, la sorella di Giovanni |
Livia Minelli | nel ruolo di | Una collega di Pierina |
Lia Rialto | nel ruolo di | Ernestina |
Michele Riccardini | nel ruolo di | Sor Mario |
Alfredo Martinelli | nel ruolo di | Un giornalista a Cannes |
Mario Molfesi | nel ruolo di | Carlo |
Franca Volpini | nel ruolo di | Celestina |
Alfredo Morati | nel ruolo di | Alfonso, il maggiordomo |
Gaetano Pappalardo | nel ruolo di | Il portiere di Cinecittà |
Maria Pia Spini | nel ruolo di | Altra collega di Pierina |
Alfredo Menichelli | ||
Ciro Berardi | ||
Giacomo Almirante | ||
Giovanni Petti | ||
Maria Pia Vivaldi | ||
Vittoria Carpi |
Un ricco industriale ha sposato in seconde nozze una ex principessa russa, attrice del cinema, che ha perduto il primo marito in uno scontro ferroviario. L'eccentricità della seconda moglie rende molto difficile il fidanzamento dell'unica figlia dell'industriale, poiché la famiglia del futuro sposo ha il timore di imparentarsi con lei. Durante la lavorazione di una pellicola la donna, abilmente raggirata da un gruppo di malviventi capeggiati dal suo primo marito che in realtà è ancora vivo, abbandona il teatro di posa per seguire un presunto principe. Il produttore è salvato dal disastro perché riesce a sostituirla con una operaia che è la sua perfetta sosia. Ed anche il marito della fuggitiva, che vuole evitare ad ogni costo di mandare a monte il progettato matrimonio della figlia, invita la sosia a continuare la sostituzione anche in casa sua. Intanto la ex principessa scopre il tranello che le ha teso il suo primo marito. Torna a casa, ma è troppo tardi. La ricomparsa del coniuge rende nullo il suo secondo matrimonio. Il ricco industriale, felicissimo, sposa la sosia di lei.
"C'é leggerezza, in qualche punto eleganza, spesso dello spirito; Assia Noris trionfante mette la candidatura al ruolo di vamp - vi assicuro che può fare la vamp - una mezza scoperta il comico Campanini; Carlo Ninchi forse chiuso in partenza dalla parte ma categoricamente cinematografico (...) ma non c'è Soldati. Ai fini commerciali non conta, sappiamo bene che a Hoolywood si sono confezionati successi meravigliosi a un talento 'standard', sappiamo anche le enormi fatiche incontrate nel ginepraio cinematografiche da chi vuol fare secondo il suo genio. Ma adesso Mario Soldati ha incontrato il cuore degli industriali e deve ricordarsi che avrà vinto la battaglia quando applaudiremo un suo film come potremmo appaludire un suo racconto. Il cinema italiano ha bisogno di individualità (...)" (Cesare Zavattini, 'Tempo', n. 31, 28 dicembre 1939)
Incasso in euro