Anno: 1949 Durata: 90 Origine: ITALIA Colore: -
Genere:DRAMMATICO
Regia:Géza von Radványi
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:NAVONA FILM, RIPLEY'S FILM
Distribuzione:E.N.I.C. - REGIONALE
Simone Simon | nel ruolo di | Yvonne la francese |
Françoise Rosay | nel ruolo di | La "contessa" |
Valentina Cortese | nel ruolo di | Anna Petrov, la jugoslava |
Irasema Dilián | nel ruolo di | Bianca la polacca |
Gina Flackenberg | nel ruolo di | Hilda la nazista |
Gino Cervi | nel ruolo di | Pietro |
Vivi Gioi | nel ruolo di | Greta |
Mario Ferrari | nel ruolo di | Il capitano |
Umberto Spadaro | ||
Carlo Sposìto | nel ruolo di | Carletto Sposìto |
Lamberto Maggiorani | ||
Julia Toldy | ||
Eva Breuer | ||
Amedeo Trilli | ||
Ann Castel | ||
Anna Maestri | ||
Anna Maria Alegiani | ||
Betsy von Furstenberg | ||
Caterina Arvat | ||
Claudio Ermelli | ||
Fausto Tozzi | ||
Guglielmo Leoncini | ||
Illoria Dor | ||
Laura Tiberti | ||
Liliana Tellini | ||
Maria Del Vivo | ||
Marianne Leibl | ||
Nada Fiorelli | ||
Nyta Dover | ||
Pietro Sharoff | ||
Susan Donnell |
Mentre Anna Petrovic, giovane jugoslava, aspetta sul molo di Trieste l'arrivo di suo marito, prigioniero di guerra, questi viene ucciso da mano ignota, al momento di toccar terra. Priva di documenti, Anna viene inviata nel campo di concentramento d'Alberobello, in Puglia, dove sono riunite donne d'ogni nazione. Tutti i vizi, le miserie, le abiezioni, le sofferenze, sono largamente rappresentate tra queste infelici. Anna, che è incinta, non può sopportare il pensiero che il figlio tanto atteso possa nascere nel campo ed esserle poi tolto. Con l'aiuto del dentista del luogo e d'Yvonne, una francese che è riuscita ad uscire dal campo, tenta inutilmente la fuga. Quando ha le doglie, le compagne, che hanno organizzato uno spettacolo di varietà, lo prolungano per distrarre l'attenzione delle guardie. Anna dà alla luce un bimbo: Yvonne s'è procurata un documento falso per farla uscire; ma tutto è inutile. Anna muore. Richiamato dai vagiti del neonato, un brigadiere, che ha perduto moglie e figlio, mente al proprio colonnello, dichiarando d'essere il padre del bimbo. Egli dovrà rinunciare alla carriera, ma il bambino avrà un padre.
"Il triste ambiente di un campo di concentramento, che ospita donne indesiderate di ogni nazionalità, ha ispirato a Radvany un nfilm che a momenti di inneggabile efficacia emotiva alterna scene in cui la drammaticità è più voluta e sentita. Di questi squilibri il lavoro risente nel ritmo e quindi nei suoi valori artistici e spettacolari. Generalmente di buon livello l'interpretazione". (A. Albertazzi, "Intermazzo", 7, 15 aprile 1950).
Incasso in euro