Dom ?ver d?d man2012

SCHEDA FILM

Dom över död man

Anno: 2012 Durata: 124 Origine: SVEZIA Colore: B/N

Genere:BIOGRAFICO, DRAMMATICO

Regia:Jan Troell

Specifiche tecniche:-

Tratto da:biografia scritta da Kenne Fant

Produzione:FILMLANCE INTERNATIONAL AB, FILM I VÄST, MAIPO FILM & TV PRODUKSJON AS, NORDISK FILM PRODUCTION AB, FILMPOOL NORD AB, SANDREW METRONOME SVERIGE AB, SVERIGES TELEVISION AB- SVT, PRODUTTRICE FRANCY SUNTINGER

Distribuzione:-

ATTORI

Jesper Christensen nel ruolo di Torgny Segerstedt
Pernilla August nel ruolo di Maja Forssman
Ulla Skoog nel ruolo di Puste Segerstedt
Björn Granath nel ruolo di Axel Forssman
Lia Boysen nel ruolo di Anita Levisson
Kenneth Milldoff nel ruolo di Per Albin Hansson
Lennart Hjulström nel ruolo di Marcus Wallenberg
Peter Andersson nel ruolo di Christian Günther
Birte Heribertson nel ruolo di Estrid Ancker
Maria Heiskanen nel ruolo di Pirjo
Johanna Troell nel ruolo di Ingrid Segerstedt
Åsa-Lena Hjelm nel ruolo di Ida
Marina Nyström nel ruolo di Hilda
Lisa Lundqvist nel ruolo di Karin
Hanna Holmqvist nel ruolo di Eva Segerstedt
Pasi Ilvesviita nel ruolo di Tojje Segerstedt
Jan Tiselius nel ruolo di Re Gustavo V
Ingvar Kjellson nel ruolo di Pehr Eklund
Per Gørvell nel ruolo di Mannheimer
Michael Segerström nel ruolo di Birger Bäckström
Adam Lundgren nel ruolo di Hans Forssman
 

SOGGETTO

Fant, Kenne
 
 

MUSICHE

Storaas, Gaute
 
 

SCENOGRAFIA

Bavman, Peter
 

COSTUMISTA

Watkins, Katja

TRAMA

Torgny Segerstedt è stato uno dei giornalisti svedesi più importanti del Novecento. Fino alla sua morte, avvenuta nel 1945, ha dedicato la sua vita alla lotta contro il regime Nazista, vivendo allo stesso tempo nel tormento della propria vita. La drammatica storia di un uomo che, da solo, ha lottato per la propria causa e che nessuno è mai riuscito a mettere a tacere.

CRITICA

"Si è chiusa con grande successo di critica e pubblico l'edizione del Nordic Film Festival, in programma alla Casa del Cinema che ha avuto un gran finale con una star svedese. L'ultimo film svedese in programmazione è stato infatti il premiato dramma in bianco e nero «The Last Sentence» del leggendario regista Jan Troell. (...) La storia è quella del famoso giornalista Torgny Segerstedt che dichiara guerra ad Hitler, accusando i politici svedesi di distogliere lo sguardo dalla tirannia dei nazisti con la scusa della 'neutralità'. La sua unica arena è la sua penna, ma la sua vita era piena di pettegolezzi, come ad esempio quella della relazione con la moglie del suo capo, dell'amore per una segretaria più giovane di sua figlia, e del controverso suicidio della moglie. Tuttavia, lui combatté la sua battaglia contro Hitler e il regime nazista fino alla morte, suggerendo al pubblico una domanda: «Può una persona cambiare la storia?». Il dramma ripercorre il mondo politico tumultuoso della Svezia durante la seconda guerra mondiale, basandosi proprio sulla vita di Segerstedt, giornalista svedese leader del ventesimo secolo. Il racconto parte dall'epoca in cui i nazisti stavano arrivando sempre più vicino ai confini della Svezia. Allora, la Svezia era influenzata dalla Germania nazista e dalla Russia di Stalin, mentre l'élite del Paese, con poco coraggio, aveva scelto una politica di neutralità e di conformità. Agli occhi di molti suoi connazionali, la penna di Segerstedt era molto più pericolosa per la Svezia della spada nazista: in mezzo al tumulto politico del tempo, la vita personale di Segerstedt prese una svolta drammatica e scandalosa, mentre la relazione privata con la moglie di un caro amico diventava un affare pubblico. Il regista esorta l'individuo verso il dovere morale di parlare contro il male, un obbligo che trascende il tempo e la geografia. Magnificamente girato in bianco e nero, il film è un avvincente e poetico racconto di un uomo che rischia la sua vita per le sue convinzioni, rifiutandosi di essere messo a tacere." (Dina D'Isa, 'Il Tempo - Roma', 17 aprile 2014)

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