Anno: 2001 Durata: 91 Origine: USA Colore: C
Genere:DOCUMENTARIO
Regia:Stacy Peralta
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:AGI ORSI PRODUCTIONS, VANS OFF THE WALL
Distribuzione:FANDANGO (2005), DVD: FANDANGO DOC
Jay Adams | nel ruolo di | Se Stesso |
Tony Alva | nel ruolo di | Se Stesso |
Bob Biniak | nel ruolo di | Se Stesso |
Paul Constantineau | nel ruolo di | Se Stesso |
Shogo Kubo | nel ruolo di | Se Stesso |
Jim Muir | nel ruolo di | Se Stesso |
Peggy Oki | nel ruolo di | Se Stessa |
Stacy Peralta | nel ruolo di | Se Stesso |
Nathan Pratt | nel ruolo di | Se Stesso |
Wentzle Ruml | nel ruolo di | Se Stesso |
Allen Sarlo | nel ruolo di | Se Stesso |
Jeff Ament | nel ruolo di | Se Stesso |
Skip Engblom | nel ruolo di | Se Stesso |
Glen E. Friedman | nel ruolo di | Se Stesso |
Tony Hawk | nel ruolo di | Se Stesso |
Jeff Ho | nel ruolo di | Se Stesso |
Henry Rollins | nel ruolo di | Se Stesso |
Craig Stecyk | nel ruolo di | Se Stesso |
'Baby' Paul Cullen | nel ruolo di | Se Stesso |
David Hackett | nel ruolo di | Se Stesso |
Fran Richards | nel ruolo di | Se Stesso |
Ian MacKaye | nel ruolo di | Se Stesso |
Jake Phelps | nel ruolo di | Se Stesso |
Mark Reiter | nel ruolo di | Se Stesso |
Marty Grimes | nel ruolo di | Se Stesso |
Ronnie Jay | nel ruolo di | Se Stesso |
Steve Caballero | nel ruolo di | Se Stesso |
Steve Olson | nel ruolo di | Se Stesso |
Tom Sims | nel ruolo di | Se Stesso |
Tony Friedkin | nel ruolo di | Se Stesso |
Wes Humpston | nel ruolo di | Se Stesso |
Il documentario, dedicato al formidabile Zephyr Team racconta l'evoluzione del fenomeno dello skateboard, dalla nascita negli anni '70, al declino negli anni '80, fino al trionfale ritorno negli anni '90.
"Il regista Stacey Peralta evoca, con immagini d'epoca e accostamenti a immagini contemporanee con musiche di quel tempo, la moda dello skateboard, la tavola con rotelle che permetteva di correre veloci, di abbandonarsi a esibizioni acrobatiche, e che preparò la grande moda del windsurf. Divertente, senza nostalgia e con umorismo." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 24 giugno 2005) "Le interviste sono fantastiche, c'è dentro un'epoca che quando nasce almeno non è multinazionale, è coraggio, indipendenza, voglia di libertà. Non poco. Impedibili poi le sequenze in cui, durante una siccità mitica, gli Z-boys si buttano all'arrembaggio delle piscine di mezza Los Angeles, trasformandole nelle loro piste favorite. Peraltro nel 2004 inaugurò il Sundance dedicando al surf 'Riding Giants'. Siamo in attesa." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 24 giugno 2005) "Il regista Stacey Peralta (uno dei membri originali degli Z-Boys e per questo a perfetta conoscenza dei meccanismi all'origine del fenomeno) ha strutturato il film intrecciando il piano storico con quello sociologico, il momento aneddotico con la ricostruzione di costume, alternando le interviste fatte ai protagonisti con delle meravigliose immagini - fotografie e filmini - realizzate allora dal giovane fotoreporter Craig Stecyk. Sino filmini, con tanto di patina sbiadita e 'sporcature' del tempo, che riprendono le imprese degli Z-Boys." (Dario Zonta, 'L'Unità', 24 giugno 2005) "Con un montaggio di filmini di repertorio, fotografie, vecchi servizi e recenti interviste ai protagonisti, Peralta compone un film seminale e (auto) celebrativo su un gruppo di rivoluzionari per caso, che senza saperlo ispirarono un fenomeno importante della cultura pop e fecero dello skate qualcosa di simile a un'arte. Le evoluzioni sono impressionanti, le performance disumane; e osservarle fa capire, meglio delle argomentazioni psico-sociologiche, come la religione dello skate, l'obiettivo di superare se stesso, giunga a monopolizzare la vita di un ragazzo." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 1 luglio 2005)
Incasso in euro