Anno: 2014 Durata: 75 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DOCUMENTARIO
Regia:Ivan Gergolet
Specifiche tecniche:DCP
Tratto da:-
Produzione:TRANSMEDIA, IN COPRODUZIONE CON IMAGINADA FILMS, STARAGARA
Distribuzione:EXIT MEDIA (2015)
Buenos Aires. Nel suo studio, l'anziana danzatrice argentina Maria Fux accoglie ballerini di qualsiasi estrazione sociale, ma anche persone con handicap fisici e sociali, formando gruppi di danza congiunti. A Maria rimane solo un'ultima allieva, la più difficile. Se stessa. Attraverso il suo metodo, basato sulla percezione dei ritmi interni e sulla simbiosi con la musica, la danzatrice, all'età di 90 anni, dovrà combattere l'ultima battaglia contro i limiti del proprio corpo.
"In coro, cantilenando, come fossero sulla scena di un teatro antico, mimi che interpretano la musica per trovare nell'anima tesori nascosti, gli allievi di Maria Fux rispondono al saluto della loro incantatrice, che ancora oggi novantatreenne, muovendosi con una grazia e una gentilezza senza pari, inizia la sua lezione. Nella quale la danza illumina frammenti di vita non sempre facile. (...) 'Dancing with Maria' del goriziano Ivan Gergolet è una esperienza dei sensi e dello spirito, prima che essere un film documentario sulla vita quotidiana della danzatrice che vive e lavora con immutato entusiasmo 'alla fine del mondo', un corpo fragile ma uno spirito immenso. (...) La macchina da presa segue e accompagna con rispetto e discrezione l'anziana artista, è quasi un mistero come si possa muovere con tale leggerezza sebbene l'età assai avanzata. Forse perché le ragioni della sua danza sono quelle della vita. (...) Le ultime immagini del film sono di forte impatto emotivo." (Luca Pellegrini, 'Avvenire', 20 febbraio 2015) "Non solo il biopic di una danzatrice senza eguali, ma poesia sulla danza, quella che cura, salva e nobilita l'uomo (...) ... Così lontano così vicino dalla Pina (Bausch) di Wim Wenders, (...) diretto con pulizia ed empatia dal friulano Ivan Gergolet (...). Consigliato a chi crede nel potere terapeutico della danza e, nel caso, del balletto della macchina da presa: ciak, si balla! " (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 26 febbraio 2015) "A parte (...) quelle sue parole quasi ispirate sui «ritmi interni» che tutti lì sono consigliati a ricercare, non c'è molto nel film che chiarisca quella terapia nei suoi effetti ritenuti da molti particolarmente efficaci, tuttavia la lacuna e il modesto impegno cinematografico sono in parte riscattati dalla presenza continua di Maria Fux di fronte alla macchina da presa. È bello vedere quella ultranovantenne (è nata nel '22) accennare ad ogni momento dei meditati passi di danza, chiusa in abiti dai colori tenui da cui emergono con movimento costante, delle braccia che riescono a non denunciare sulla pelle il passare degli anni mentre il viso di donna e comunque anziana sciorina ad ogni svolta candidi sorrisi rivelatori della sua grande luce interiore. Per applaudire il film, così, basta vedere quella bella persona diventare «Personaggio» a sua insaputa." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 2 marzo 2015) "La macchina da presa si limita ad osservare con esagerata discrezione, ma dopo un quarto d'ora, perfino Carla Fracci avrebbe bisogno dei sali per overdose di noia." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 5 marzo 2015)
Incasso in euro