Anno: 1951 Durata: 95 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, SOCIALE
Regia:Curzio Malaparte
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo omonimo di Curzio Malaparte
Produzione:EUGENIO FONTANA PER EXCELSA FILM
Distribuzione:MINERVA FILM
Raf Vallone | nel ruolo di | Bruno |
Elena Varzi | nel ruolo di | Nella |
Gino Cervi | nel ruolo di | L'eremita |
Alain Cuny | nel ruolo di | Antonio |
Rina Morelli | nel ruolo di | Madre di Bruno |
Anna Maria Ferrero | nel ruolo di | Maria |
Philippe Lemaire | nel ruolo di | Pinin |
Gualtiero Tumiati | nel ruolo di | Padre di Bruno |
Ernestina Rosmino | nel ruolo di | La vecchia |
Luigi Tosi | nel ruolo di | Andrea |
Giulia Sabbatini | ||
Lianella Carell |
Di ritorno dalla campagna di Russia, dove ha sofferto la prigionia, Bruno arriva nel paesello natìo. Sa che suo fratello, rimasto al paese, è stato fucilato dai tedeschi, ed è tornato col fermo proposito di vendicarlo, uccidendo chi lo ha denunciato. Quando cerca di sapere chi è la spia, però, si rende conto che i suoi compaesani - stanchi di sangue e tragedie - sono tutti decisi a tacere. Una sera un vecchio carpentiere suo amico lo invita a casa sua e, dopo aver cercato per l'ennesima volta di farlo desistere, gli confessa di essere stato lui. A Bruno non resta che ucciderlo, ma forse la colpa è stata scontata da un innocente.
"(...) ci sembra che il film dia, con chiarezza estrema, una conferma della confusione, della grettezza morale e dell'insulsaggine del Malaparte. A quanto scriveva Gramsci di lui: 'il carattere fondamentale del Suckert (Malaparte) è uno sfrenato arrivismo, una sviscerata vanità e uno snobismo camaleontesco; per avere successo il Suckert era capace di ogni scellerataggine...' Non abbiamo davvero altro da aggiungere". (Edoardo Bruno, 'Filmcritica', aprile 1951)
Incasso in euro