Contraband2012

SCHEDA FILM

Contraband

Anno: 2012 Durata: 109 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:AZIONE, THRILLER

Regia:Baltasar Kormákur

Specifiche tecniche:SUPER 35, 35 MM (1:2.35)

Tratto da:-

Produzione:BALTASAR KORMÁKUR, MARK WAHLBERG, TIM BEVAN, ERIC FELLNER, STEPHEN LEVINSON PER WORKING TITLE FILMS, LEVERAGE MANAGEMENT, BLUEEYES PRODUCTIONS, CLOSEST TO THE HOLE PRODUCTIONS

Distribuzione:UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY

ATTORI

Mark Wahlberg nel ruolo di Chris Farraday
Kate Beckinsale nel ruolo di Kate Farraday
Ben Foster nel ruolo di Sebastian Abney
Giovanni Ribisi nel ruolo di Tim Briggs
Lukas Haas nel ruolo di Danny Raymer
Caleb Landry Jones nel ruolo di Andy
Diego Luna nel ruolo di Gonzalo
J.K. Simmons nel ruolo di Capitano Camp
Robert Wahlberg nel ruolo di John Bryce
Jason Mitchell nel ruolo di Walter
Kent Jude Bernard nel ruolo di Tommy Raymer
David O'Hara nel ruolo di Jim Church
Jackson Beals nel ruolo di Desmond
Jaqueline Fleming nel ruolo di Jeanie
Connor Hill nel ruolo di Michael
Bryce McDaniel nel ruolo di Eddie
Juliette Marie Enright nel ruolo di Sadie
William Lucking nel ruolo di Bud Farraday
Viktor Hernandez nel ruolo di Edwin
J. Omar Castro nel ruolo di Benito
Kevin 'Lucky' Johnson nel ruolo di Tarik
Ólafur Darri Ólafsson nel ruolo di Igor
 

SCENEGGIATORE

Guzikowski, Aaron
 
 

SCENOGRAFIA

Fanning, Tony
 

COSTUMISTA

Eagan, Jenny

TRAMA

Chris Farraday è riuscito con fatica a lasciarsi alle spalle il mondo del narcotraffico, soprattutto per proteggere la sua famiglia. Tuttavia, quando suo cognato Andy fa saltare un affare di droga per lo spietato Tim Briggs, Chris è costretto a rientrare in campo per risolvere il debito: in poche ore e con l'aiuto del suo migliore amico Sebastian, dovrà mettere insieme una banda per far arrivare clandestinamente da Panama milioni di banconote contraffatte...

CRITICA

"Un regista islandese, Baltasar Kormakur, dei produttori britannici, due protagonisti anglo-americani, Mark Wahlberg e Kate Beckinsale. Prima di ritrovarsi tutti insieme il regista era a suo tempo stato apprezzato soprattutto in Islanda con un film sui contrabbandieri ambientato nel Mare del Nord. Perché, deve aver pensato, non tentarne anche un rifacimento in lingua inglese destinandolo a un successo più ampio? Detto, fatto, ecco così il film di oggi che adesso si ambienta in Louisiana e Panama continuando ad occuparsi ovviamente di contrabbando. Con una sceneggiatura che fin dalle prime pagine tende a costruire un'azione da definirsi più del solito mozzafiato, predisponendone tutti gli elementi in modo da permettere al regista i virtuosismi più frenetici, privilegiando in più momenti anche il thriller. (...) Da qui il resto. Che si dipana mescolando gli affetti all'avventura, i malvagi agli onesti (ce n'è qualcuno), i colpi di scena agli agguati, gli affanni ai tradimenti. Rimescolati tutti insieme (ma non mai alla rinfusa) da una regia che ricorre agli espedienti più agili per suscitare ad ogni passo delle fortissime tensioni. Forse, a volte, sciorinando molte ansie, facendo stare il pubblico dalla parte dei cattivi ma motivando certe scelte con indagini furbe sulle psicologie dei personaggi principali, arrivando spesso a ricavarne delle giustificazioni quasi plausibili; specie quando fa entrare in gioco i sentimenti. (...) Mark Wahlberg, un protagonista deciso e scattante, e Kate Beckinsale, nel personaggio della moglie trepida ma anche così esposta ai pericoli organizzati ai suoi danni da tenerci in dubbio fino all'ultimo sulle possibilità di un suo lieto fine." ('Il Tempo Roma', 27 luglio 2012) "Piacerà a tutti i mariti in città nelle prossime settimane. 'Contraband' è il più bel film d'azione, anche se non sembra a leggere le poche righe della trama (il soggetto pare identico a quello di centinaia di filmati di serie C dai fratelli Lumiere ai giorni nostri). Ma come disse il favoloso Jack Warner, non è importante se la storia è vecchia, basta che sia raccontata bene. (...) Bene. In 'Contraband' la polverosa trama è rispolverata da Dio. La divinità nel caso specifico ha nome Baltasar Kormakur. Islandese, 46 anni, ottimo regista ('Il mare') nel 2009 ha interpretato 'Reykjavik-Rotterdam'. Un film piaciuto talmente in Usa che Hollywood ha acquistato subito i diritti e chiamato Baltasar al remake invece di rivolgersi a qualcuno dei soliti praticoni. Saggia decisione. Kormakur sembra nato per il cinema di Hollywood. Dirige ottimamente gli attori. (persino 'mark Wahlberg' ha un paio di espressioni in più invece della solita mezza) È puntuale, bravissimo nelle ambientazioni. (...) E soprattutto ha i ritmi. La tensione sale, sale e non rallenta fino al minuto 109. Baltasar a partire dal ricatto prende per mano i fan del cinema d'azione e li porta dove vuole. E loro si lasciano (o si lasceranno) volentieri portare. La complicità è totale. Il fan sa benissimo che le cose non andranno lisce, che due, tre dieci volte Chris troverà qualcuno o qualcosa che si metteranno per traverso. Ma il pubblico avrà la sicurezza che i colpi di scena, gli sgambetti sulla strada di Faraday, non saranno mai gratuiti sempre arriveranno nel momento più giusto. Santo Dio, ci voleva un islandese per ricordarci quant'è bello un action movie americano?" (Giorgio Carbone, 'Libero', 27 giugno 2012) "Prima trasferta Usa dell'islandese Baltasar Kormakur, e non è disprezzabile. Deus ex machina Wahlberg, protagonista e produttore, è un prodotto medio, al limite del B-movie: senza troppe pretese, ma 'what you see is what you get', e d'estate pare un mezzo miracolo. Se l'ex criminale che ritorna tale 'a fin di bene' ha già riempito svariati fotogrammi tra cinema e tv, talvolta repetita iuvant: Panama è una bella sorpresa, la rapina ricorda in sedicesimi Michael Mann, il milieu ha qualche accuratezza e il machismo qualche ragione." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Qotidiano', 26 giugno 2012) "Un concitato poliziesco tutt'azione, che si spinge fino a Panama in una storia francamente ben poco credibile, ma davvero avvincente per chi non sta troppo a sottilizzare. Deve avere due superpolmoni dietro il seno non proprio da maggiorata l'imbiondita Kate Beckinsale: guardate e capirete perché." (Massimo Bertarelli, 'il Giornale', 13 luglio 2012)

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