TRAMA

CRITICA

"Come ho festeggiato la fine del mondo distilla il sapore agro nella rivolta dell'adolescenza, la protagonista Eva, ragazza bellissima e desiderata da tutta la scuola, diventa amica del figlio di un perseguitato politico, con lui progetta fughe in Italia: il training è duro, si deve essere pronti al peggio dice lui con lungimiranza. Il fratellino per non perderla organizza insieme agli amichetti piani contro Ceaucescu. Siamo nell'89, e tra trasgressioni di bimbi e di quindicenni, c'è già un sentimento di qualcosa che cambia. Mitilescu nei rapporti dei ragazzi e del quartiere che è il cuore del film, sa dire bene la paura del ricatto, del vicino più potente, di una denuncia improvvisa. Quel chiedere scusa che non serve. Tutto morbido però, leggero, con la scrittura di una commedia pensata per conquitare però enza furbizie." (Cristina Piccini. Il Manifesto, 30 maggio 2006)