Anno: 1994 Durata: 129 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Ron Shelton
Specifiche tecniche:SCOPE A COLORI
Tratto da:libro "Cobb: A Biography" e articolo "Ty Cobb's Wild Ten Month Fight to Live" di Al Stump
Produzione:DAVID LESTER
Distribuzione:WARNER BROS ITALIA (1995) - WARNER HOME VIDEO (GLI SCUDI)
Tommy Lee Jones | nel ruolo di | Tyrus Raymond Cobb |
Robert Wuhl | nel ruolo di | Al Tump |
Lolita Davidovich | nel ruolo di | Ramona |
Ned Bellamy | nel ruolo di | Ray |
Bill Caplan | nel ruolo di | Bill |
J. Kenneth Campbell | nel ruolo di | William Hershel Cobb |
Janice Certain | nel ruolo di | Beverly |
Lou Myers | nel ruolo di | Willie |
Rhoda Griffis | nel ruolo di | Virginia Chitwood |
Stephen Mendillo | nel ruolo di | Mickey Cochrane |
Eloy Casados | ||
Tyler Logan Cobb |
Il giornalista sportivo Al Stump viene contattato dall'ex campione di baseball Tyrus Cobb perchè scriva la sua biografia. Raggiuntolo in Nevada, sotto una tormenta, ha un saggio del carattere pessimo di Cobb che costringe il maggiordomo di colore Willie a licenziarsi e che non esita ad usare la pistola: l'irascibilità, la vanagloria, il razzismo dell'uomo respingono ed attraggono Stump. Cobb decide di andare a Reno in cerca di donne: guida come un folle sulla neve, ribaltandosi e poi mettendo fuori uso l'automobile di Stump. A Reno in un locale dove lo festeggiano avvicina una venditrice di sigarette, Ramona, che poi tormenta e tenta di sedurre e infine paga perchè taccia della sua impotenza. Successivamente Stump riesce a convincerlo ad andare alla Hall of Fame di Cooperstown: nel lungo viaggio scrive una biografia che lusinga Cobb il quale inizia a trovarlo simpatico. Tuttavia Stump di nascosto prende appunti sulla sua burrascosa gioventà: l'uccisione del padre William Hershel Cobb ad opera della madre adultera Virginia Chitwood, scagionata dalla sua testimonianza di diciottenne che ha segnato per la vita Ty. A Cooperstown Cobb ordina uno smoking per un amico in disgrazia, Mickey Cochrane, che sta aiutando da anni; poi, dopo la serata in suo onore con un filmato dove egli invece vede le ombre del suo passato, come l'assassinio di un borseggiatore e uno scandalo scommesse, si inalbera quando gli rifiutano l'ingresso ad una festa privata. Successivamente Ty decide di far tappa in Georgia dalla figlia Beverly, che però rifiuta di vederlo. L'unica costante è la sua attitudine agli affari, e l'agente di borsa lo segue persino all'ospedale dove viene ricoverato dopo una crisi. Nonostante Stump abbia scoperto la doppia personalità di Cobb questi lo lascia libero sulla scelta della biografia da pubblicare. Morto l'ex campione, Al decide di pubblicare quella celebrativa.
"Uscita in sordina, la pellicola di Ron Shelton non ha pochi pregi: si segue d'un fiato la biografia per immagine e appassiona sinceramente la personalità controversa del grande giocatore. Shelton è un apprezzato professionista e si serve del mestiere per lasciare che gli spettatori restino avvinti come lui, che ha studiato il caso per anni, nella vicenda umana e sportiva di Cobb. In più rende leggibile la sua storia a chiunque. Ma il personaggio deve tutto all'attore. Abbiamo dovuto attendere che le rughe si infittissero sul volto di Tommy Lee Jones per conoscerlo in ruoli non secondari e la sua bravura, negli ultimi anni, è stata ampiamente riconosciuta (Oscar come miglior attore non protagonista per 'Il fuggitivo'). Ora può volare alto, lasciarsi invecchiare dal trucco e confrontarsi con un ruolo complesso da autentica star. Il suo vecchio Cobb, matto come un cavallo, giustifica il film e il falso beau geste del suo biografo: impossibile evitare di amarlo e odiarlo, sempre riconoscendone la grandezza. Imbizzarriti cavalli di razza, personaggio ed interprete." (Cristina Jandelli, 'La Nazione', 31 agosto 1995)
Incasso in euro