Anno: 1960 Durata: 102 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:COMMEDIA
Regia:Sergio Corbucci
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:CINEPRODUZIONI EMO BISTOLFI
Distribuzione:TITANUS - REGIONALE
Totò | nel ruolo di | Antonio Guardialavecchia |
Peppino De Filippo | nel ruolo di | Peppino Calabona |
Aroldo Tieri | nel ruolo di | Matteo Rossi |
Luigi De Filippo | nel ruolo di | Donato Cavallo |
Alberto Lionello | nel ruolo di | Mario Rossi |
Alberto Talegalli | nel ruolo di | Cliente che protesta |
Mario Castellani | nel ruolo di | Amilcare Pasquetti |
Lia Zoppelli | nel ruolo di | Giulia Pasquetti |
Jacqueline Pierreux | nel ruolo di | Teresa, la moglie di Peppino |
Luigi Pavese | nel ruolo di | Cesare Santoro |
Anna Campori | nel ruolo di | Italia, la moglie di Antonio |
Pietro De Vico | nel ruolo di | Cameriere |
Renzo Palmer | nel ruolo di | Cavicchioni |
Peppino De Martino | nel ruolo di | Antiquario |
Enzo Petito | nel ruolo di | Napoleone |
Rita Cuttica | nel ruolo di | Sposina |
Vittorio Vaser | nel ruolo di | Proietti |
Solvejg D'Assunta | nel ruolo di | Assunta |
Nando Angelini | nel ruolo di | Sposino |
Angela Passalacqua | ||
Angela Portaluri | ||
Gino Scotti | ||
Marisa Traversi |
Antonio Guardalavecchia e Peppino Colabona sono vecchi amici e lavorano a Napoli nello stesso ufficio in un'azienda di trasporti. I due, per la loro anzianità di servizio, potrebbero aspirare alla promozione, ma il Capo Ufficio Santoro, dispotico e brutalmente aggressivo, sbarra loro la strada. Le rispettive mogli, che ambiscono a migliorare la loro condizione, sono poco orgogliose dei loro mariti. Quando, improvvisamente, il cav. Santoro muore, i due si scatenano per ottenerne la successione. Anzitutto sono costretti a far scomparire le loro note negative e lo fanno scassinando nottetempo la cassaforte. Poi devono vincere la lotta tra loro per conquistare le simpatie dell'ispettore. Guardalavecchia predispone le cose in modo di trovarsi in treno col suo superiore e, senza che lui sospetti nulla, rendersi utile. Senonché sullo stesso treno viaggia un'altro Rossi, anche lui Ispettore, ma scolastico, che si reca a Napoli per ragioni di ufficio. In base a questo "equivoco" le cose si complicano. Inoltre sopraggiunge anche il titolare della Ditta con la sorella nubile alla quale Guardalavecchia cerca di fare la corte per ottenere il sospirato posto. Ma tutti i nodi vengono al pettine...
"Il film, sfruttando i soliti luoghi comuni attinenti al genere farsesco e alle caratteristiche dei due protagonisti, riesce piuttosto prolisso e assai modesto." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 49, 1961) "(Il film) appartiene (...) al filone facile, preveduto e volgaruccio (...). Qualche invenzione verbale, un'eccellente interpretazione della coppia De Filippo-Totò, non sono certo sufficienti per invitare ad un onesto divertimento lo spettatore di gusto". (Pietro Bianchi, "Il Giorno", 16 dicembre 1960)
Incasso in euro