Anno: 2017 Durata: 7 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:CORTOMETRAGGIO
Regia:Alejandro Gonzįlez Ińįrritu
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:LEGENDARY ENTERTAINMENT, FONDAZIONE PRADA
Distribuzione:-
Installazione di realtą virtuale che, attraverso tre sequenze ispirate a eventi reali, rende labile la separazione abituale tra un soggetto e il suo osservatore, offrendo a ogni partecipante la possibilitą di mescolarsi ai migranti messicani in un vasto spazio, camminando con loro e vivendo al fianco di questi parte della loro esperienza per attraversare il confine.
"Non č la prima volta che la realtą virtuale risucchia lo spettatore (se si puņ ancora chiamare cosģ) in una dimensione altra, certo č che il lavoro di Ińįrritu si distingue per l'insieme della proposta. (...) anche il pił distante dei partecipanti e il pił lucido nel ritenersi comunque in una situazione simulata, non potrą dire che la faccenda non l'abbia coinvolto. Per poco meno di sette minuti si vive come coloro che cercano migliori condizioni di vita e vengono invece considerati criminali. (...) La realtą virtuale ti avvolge, sei tu a ruotare lo sguardo e dirigerti dove ritieni opportuno, un'esperienza che va in altra direzione rispetto al cinema, dove siamo invece costretti a condividere il punto di vista scelto dal regista. Eppure viviamo le stesse prepotenti emozioni dei primi spettatori cinematografici che fuggivano davanti all'arrivo di un treno. (...) Certo, non c'č bisogno necessariamente di partecipare a un'installazione di realtą virtuale, ma l'emozione che dą aiuta a capire meglio, a toccare la paura e l'impotenza, la protervia e l'arroganza, l'orrore di tempi in cui a milioni sono costretti a fuggire da povertą, guerre, persecuzioni." (Antonello Catacchio, 'Il Manifesto', 13 giugno 2017) "Non un film, ma un'esperienza. Non una sala, ma un'installazione. Non una sceneggiatura a tinte forti, ma un'autentica tragedia contemporanea. Per colpire al cuore un solo spettatore alla volta. (...) č 'Carne y Arena', il cortometraggio sui migranti che Alejandro G. Ińįrritu ha realizzato con la tecnica della realtą virtuale. Sei minuti e mezzo da brivido in cui il dolore, la paura, l'umiliazione dei protagonisti avvolgono letteralmente lo spettatore in preda a un coinvolgimento fisico ed emotivo che nessun discorso, nessuna inchiesta o denuncia potranno mai assicurare." (Gloria Satta, 'Il Messaggero', 19 maggio 2017)
Incasso in euro