Ladri di cadaveri - Burke & Hare2010

SCHEDA FILM

Ladri di cadaveri - Burke & Hare

Anno: 2010 Durata: 91 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C

Genere:COMMEDIA, THRILLER

Regia:John Landis

Specifiche tecniche:35 MM

Tratto da:-

Produzione:FRAGILE FILMS, EALING STUDIOS

Distribuzione:ARCHIBALD ENTERPRISE FILM (2011)

ATTORI

Simon Pegg nel ruolo di William Burke
Andy Serkis nel ruolo di William Hare
Isla Fisher nel ruolo di Ginny
Jessica Stevenson nel ruolo di Lucky Jessica Hynes
Tom Wilkinson nel ruolo di Dottor Knox
Ronnie Corbett nel ruolo di Capitano Tam McLintock
Tim Curry nel ruolo di Dottor Monroe
Michael Smiley nel ruolo di Patterson
Christopher Lee nel ruolo di Vecchio Joseph
Hugh Bonneville nel ruolo di Lord Harrington
Georgia King nel ruolo di Emma
Bill Bailey nel ruolo di Angus
David Schofield nel ruolo di Fergus
Pollyanna McIntosh nel ruolo di Mary
Allan Corduner nel ruolo di Nicephore
David Hayman nel ruolo di Danny McTavish
Reece Shearsmith nel ruolo di McKenzie
Jenny Agutter
Stephen Merchant
Steve Speirs
 
 

MUSICHE

Talbot, Joby
 

MONTAGGIO

Mark Everson
 

SCENOGRAFIA

Elliott, Simon
 

COSTUMISTA

Nadoolman, Deborah

TRAMA

Edimburgo, XIX secolo. Burke e Hare sono due eccentrici assassini che, decisi a racimolare un bel gruzzolo per cambiar vita e aiutare una bella e vivace attrice in cerca finanziamenti per la sua nuova commedia , mettono su un commercio di cadaveri atto a rifornire la facoltà di medicina dell'università locale, in particolare due medici rivali: il dottor Knox e il dottor Monroe, i quali ambiscono entrambi al prestigioso Sigillo Reale e all'allettante premio in denaro che il Re consegnerà a chiunque compierà il maggior progresso nel campo della medicina. Tuttavia, la richiesta di cadaveri si dimostra superiore alle aspettative, il signore del crimine locale, Danny McTavish, inizia a esigere una parte dei loro profitti e la polizia - nella figura dello zelante Capitano della Milizia, McLintoch - inizia a stringere il cerchio intorno ai due bizzarri fornitori...

CRITICA

"Di criminali, ma con ben altro taglio, parla anche 'Burke&Hare', film che segna il ritorno alla regia di John Landis. Un rientro brillante, con una commedia noir che racconta la storia vera di una coppia di spiantati che ai primi dell'Ottocento procacciavano, senza farsi troppi problemi, cadaveri per le ricerche del Medical College di Edimburgo. La sfida era di riuscire a rendere simpatici, ma comunque credibili, due mostri (Simon Pegg e Andy Serkis), due serial killer atipici, assassini non per disordine mentale ma per soldi: per cinque sterline non esitavano, in assenza di materiale «naturalmente» disponibile, a procurarsi cadaveri freschi tra i miserabili della città. Landis, autore di pellicole come 'The Blues Brothers', 'Animal House', 'Un lupo mannaro americano a Londra' e 'Una poltrona per due', ci riesce con bravura e genialità, strappando risate anche nelle scene più crude. E ironizzando implicitamente sulle non infrequenti contraddizioni del progresso scientifico. Richiamandosi ad analoghe commedie macabre, in particolare 'Sangue blu' e 'La signora omicidi', il regista - peraltro protagonista al festival anche di un'affollatissima lezione di cinema - prende una storia sinistra e le conferisce grande arguzia e stile, raggiungendo il giusto equilibrio narrativo e comico. Insomma, il tocco di Landis resta inconfondibile anche in questa ballata grottesca che rende la malvagità meno insopportabile senza però assolverla." (Gaetano Vallini, 'L'Osservatore Romano', 31 ottobre 2010) "Elegantemente inutile, idolatrato da cinefili fuori moda, il nuovo Landis racconta i due serial killer straccioni che nella Edimburgo del 1828 vendono cadaveri a medici. Un tocco Ealing-Alec Guinness ma in quasi totale assenza di humour, fatte salve le virtù scene-costumi-fotografia ma senza che nulla, a cominciare dal cast nobile ma poco comunicativo, introduca nel complotto l'aguzzo coltellino della satira. Horror e commedia non shakerati." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 25 febbraio 2011) "Burke & Hare sono realmente esistiti. Ma non li ha mai diretti John Landis. (...) 'Ladri di cadaveri' di Landis ne ripercorre le gesta in modo divertente, spietato e spiazzante. Lo sfruttamento della morte aiuta a vivere meglio. Tutti. (...) L'indimenticato Landis di 'Animal House', 'Un lupo mannaro americano a Londra' e 'Blues Brothers', tornato alla regia a 12 anni da 'Delitto imperfetto', omaggia la storica casa di produzione Ealing ('Sangue blu', 1949, con Alec Guinness è il modello) che lo finanzia rubando applausi per un finale impertinente da antologia. Quando scopriamo che il padre della teoria evoluzionistica Charles Darwin era lì da giovincello, testimone delle malefatte di Burke & Hare. Selezione naturale: siamo tutti ladri di cadaveri. Ma solo qualcuno, per questo motivo, viene impiccato." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 25 febbraio 2011) "Prima di tutto, è bellissimo salutare il ritorno di John Landis alla regia. Il suo ultimo film 'vero' per il cinema è 'Delitto imperfetto' del 1998, mentre il successivo 'Slasher' del 2004, pur notevole, era una sorta di documentario per la televisione. È dalla metà degli anni '80 ('Spie come noi', 'I tre amigos') che Landis non ritrova la forza e lo stile di capolavori come 'Blues Brothers' e 'Animal House', ma questo nuovo 'Burke & Hare' è una scommessa piacevole, perché riporta a un cinema amabilmente fuori moda, quasi volutamente anacronistico." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 25 febbraio 2011) "Il regista di 'Blues Brothers' costruisce una commedia nera dai toni gotici e dagli effetti speciali analogici: effetto vintage assicurato come ai bei tempi di 'Un lupo mannaro americano a Londra'. Chi ama lo stile demenziale di Landis sarà accontentato." (Cinzia Romani, 'Il Giornale', 25 febbraio 2011) "Piacerà ai fan dell'horror per la crudeltà barocca di molte scene. E anche per l'umorismo malignazzo nei ritratti dei due assassini (non casualmente affidati ad attori comici). Nonché per la luce totalmente negativa sul personaggio del dottor Knox (è lui il mostro più mostruoso della vicenda)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 25 febbraio 2011) "30 anni dopo 'Un lupo mannaro americano a Londra', John Landis torna a girare nel Regno Unito: negli Usa i soldi non glieli davano. (...) Facendo coppia con i gloriosi Ealing Studios e scegliendo per i due serial killer il comico Simon Pegg e il Gollum Andy Serkis, il papà dei 'Blues Brothers' confeziona un'onesta e curata black-comedy in cui a morire siamo soprattutto noi: dal ridere. Senza pretese né pedanti sottotesti, il progresso scientifico scampa il patibolo, ma si ritrova sul banco degli imputati con un capo d'accusa evergreen: il fine giustifica i mezzi?" (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 24 febbraio 2011)

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