SCHEDA FILM

Buffalo Bill e gli indiani: ovvero la lezione di storia di Toro Seduto

Anno: 1976 Durata: 124 Origine: USA Colore: C

Genere:SATIRICO

Regia:-

Specifiche tecniche:PANAVISION, 35 MM (1:2.35) - EASTMANCOLOR

Tratto da:commedia "Indians" di Arthur L. Kopit

Produzione:DE LAURENTIIS, TALENT ASSOCIATES LTD.

Distribuzione:UA - TITANUS DINO DE LAURENTIS - DOMOVIDEO

TRAMA

Ned Buntline, autore della leggenda e dello spettacolo su Buffalo Bill (nella realtà ex corriere del Pony Express e cacciatore di bisonti, nato nel 1846, di nome William Frederick Cody), è stato ormai estromesso. Infatti Cody, guidato dall'astuto Nate Salsbury, gestisce in proprio lo spettacolo "Selvaggio West", che già si avvale del richiamo offerto dai numeri di Annie Oakley. Per renderlo ancor piu' popolare, si vuole ingaggiare il capo indiano vivente Toro Seduto, che astutamente ne approfitta per farsi dare soccorsi e per rivalutare alcuni episodi storici della sua tribù. L'indiano, tuttavia, a un certo momento si eclissa e Buffalo Bill, partito alla ricerca, non riesce a trovarlo. Tornato spontaneamente al campo, è presente anche quando il Presidente degli Stati Uniti, Glover Cleveland, raggiunge il "Selvaggio West" nel corso della luna di miele e assiste a uno spettacolo. Toro Seduto chiede udienza e inutilmente cerca di esporre delle richieste. Allontanatosi, viene ucciso in un agguato. Buffalo Bill, appresa la notizia, dialoga con il fantasma del grande scomparso.

CRITICA

"Tratto da un testo teatrale, questo film si concentra su di un solo episodio della storia di Buffalo Bill e dello show viaggiante legato alla sua persona nonché alla sua leggenda. Per conseguenza, accumula personaggi e riferimenti che possono apparire enigmatici per chi non è al corrente degli stessi. L'intelligente regia, comunque, supera tale ostacolo e anche quello di una rarefazione dell'azione vera e propria, grazie alla credibilità della evocazione e, ancor più, in forza della vigorosa e ragionata demitizzazione non solo delle favole create intorno a Cody per attirare il pubblico pagante di tutto il mondo, ma anche dell'epopea letteraria, teatrale e cinematografica del Far West che allora prendeva l'avvio. Il sarcasmo bonario, ma impietoso, di Robert Altman finisce per ridimensionare - tramite la battaglia contro i castelli di cartapesta degli spettacoli - anche certo modo di intendere la storia americana: 'Sono uomini come lui - dice nel film Cleveland - che hanno fatto grande il nostro paese'." (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 81, 1976)

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