Brillantina Boys1998

SCHEDA FILM

Brillantina Boys

Anno: 1998 Durata: 110 Origine: USA Colore: C

Genere:AZIONE

Regia:-

Specifiche tecniche:35 MM

Tratto da:-

Produzione:ROUGH MAGIC FILMS - SHERWOOD LLIMETED, DOUGLAS, ISLE OF MAN, STUDIO EIGHT PRODUCTIONS

Distribuzione:CECCHI GORI HOME VIDEO.

TRAMA

Nei cieli d'Irlanda, la seconda guerra mondiale è la cornice della guerra privata di due epigoni del Barone Rosso: il canadese Keogh ed il tedesco von Stagenbeck. Nell'ennesimo duello aereo il primo viene abbattuto, ma riesce miracolosamente a salvarsi ed a trovare rifugio in un piccolo villaggio. Ma la guerra ha le sue leggi: l'Irlanda, paese neutrale, preserva la sua equidistanza internando i militari (di entrambi gli schieramenti) finiti sul territorio. E' così che Myles termina in un campo di concentramento e, per una beffa del destino, vi trova imprigionato anche il suo acerrimo nemico. TRAMA LUNGA Myles Keog, ufficiale pilota canadese, viene abbattuto dal tedesco Rudy von Stegenbeck nei cieli d'Irlanda. Atterrati in un villaggio, Myles e l'equipaggio sono prelevati da militari irlandesi e portati in un campo di concentramento: l'Irlanda infatti è neutrale e tutti i militari che entrano nel suo territorio, tedeschi o alleati che siano, sono internati e non più rilasciati. Ben presto Myles, con grande sorpresa, si accorge della presenza nel campo di concentramento, di Rudy, l'avversario che lo ha colpito. La vita al campo va avanti in maniera anomala. Divisi solo da una rete, inglesi e tedeschi sono poco sorvegliati e il comandante del campo O'Brien concede permessi per uscire in cambio della promessa di rientro per la notte. Il senso dell'onore è così alto per gli irlandesi che nessuno azzarda la fuga. In un locale del paese Myles incontra Mattie una ragazza dal carattere forte che però divide i propri sentimenti tra il canadese e il tedesco Rudy. Nonostante le premesse sfavorevoli, Myles e Rudy finiscono per diventare amici, fuggono insieme e tornando ai rispettivi reparti si promettono reciproco rispetto.

CRITICA

"La storia è raccontata da O'Brien, il comandante del campo, come voce narrante che, alla fine, informa sul destino successivo dei protagonisti. La cornice storica fa riferimento a situazioni reali ma la realizzazione è totalmente priva di quel senso drammatico che accompagna i momenti di guerra e di quell'approfondimento psicologico che rende credibili i caratteri dei personaggi. Segnalate alcune incongruenze e approssimazioni, resta da aggiungere che il film procede con tranquillità e misura, mettendo in primo piano la necessità, anche in situazioni difficili, di fare prevalere nobili sentimenti, l'amicizia, la solidarietà, il rispetto reciproco. Tutto detto sottovoce, in modo un po' facile, ma sincero." ("Segnalazioni Cinematografiche", vol. 131, 2001)

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