Boris - Il film2010

SCHEDA FILM

Boris - Il film

Anno: 2010 Durata: 108 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Giacomo Ciarrapico|Luca Vendruscolo|Mattia Torre

Specifiche tecniche:-

Tratto da:omonima serie TV

Produzione:LORENZO MIELI E MARIO GIANANI PER WILDSIDE IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA, SKY CINEMA

Distribuzione:01 DISTRIBUTION (2011)

ATTORI

Francesco Pannofino nel ruolo di Renè Ferretti, regista
Carolina Crescentini nel ruolo di Corinna, la star
Caterina Guzzanti nel ruolo di Arianna Dell'Arti, assistente alla regia
Alessandro Tiberi nel ruolo di Alessandro, stagista
Antonio Catania nel ruolo di Diego Lopez, delegato di rete
Pietro Sermonti nel ruolo di Stanis, il divo
Ninni Bruschetta nel ruolo di Duccio Patanè, direttore della fotografia
Alberto Di Stasio nel ruolo di Sergio, delegato di produzione
Paolo Calabresi nel ruolo di Biascica, capo elettricista
Carlo De Ruggieri nel ruolo di Lorenzo, stagista schiavo
Roberta Fiorentini nel ruolo di Itala, segretaria di edizione
Luca Amorosino nel ruolo di Alfredo, aiuto regista
Valerio Aprea nel ruolo di Aprea, sceneggiatore
Massimo De Lorenzo nel ruolo di Max, sceneggiatore
Andrea Sartoretti nel ruolo di Zachia, sceneggiatore
Giorgio Tirabassi nel ruolo di Glauco
Adelmo Togliani nel ruolo di Tullio
Claudio Gioè nel ruolo di Francesco Campo
Eugenia Costantini nel ruolo di Cristina
Federico Pacifici nel ruolo di Brusini
Karin Proia nel ruolo di Karin
Lavinia Biagi nel ruolo di Giovanna
Massimiliano Bruno nel ruolo di Martellone
Massimo Popolizio nel ruolo di Massimo
Monica Samassa nel ruolo di Carolina De Luca
Paolo Bessegato nel ruolo di Emilio Baranes
Rosanna Gentili nel ruolo di Marilita Loy
Thomas Trabacchi nel ruolo di Fabio Carli
Vanessa Compagnucci nel ruolo di Elisabetta
Vanni De Lucia nel ruolo di Dante Milonga
Ivan Urbinati nel ruolo di comico film Natale
Barbara Folchitto nel ruolo di Giornalista
 
 

SCENOGRAFIA

Modafferi, Michele
 

COSTUMISTA

Cipollone, Fiorenza

TRAMA

Il regista René Ferretti, stanco di girare le solite fiction su forze armate, intrighi ospedalieri e drammi in costume da prima serata, ha deciso di tentare il colpo grosso e realizzare un film d'autore. Tuttavia, il cinematografaro snob si renderà ben presto conto che il 'salotto buono dell'industria culturale', popolato da ricchi e nullafacenti sceneggiatori, attrici nevrotiche e direttori della fotografia che si credono artisti, è ancora peggio di quello della TV. Ad aumentare la sua amarezza, poi, interverrà anche lo spettro dell'unico genere cinematografico che il pubblico italiano sembri apprezzare: il Cinepanettone.

CRITICA

"Pesce d'aprile: 'Boris' arriva al cinema, ed è il più bel scherzo che potreste immaginare. Dopo la fiction, ora tocca alla nostrana settima arte, che poi tanto arte non è, beccarsi una feroce dose di ironia, quella che Ciarrapico, Torre e Vendruscolo ci hanno già fatto applaudire in tv. (...) Riderete da morire ma, dulcis in fundo, non sono le solite battute, perché alla berlina è l'Italia oggi, cialtrona, scansafatiche e improvvisata. I tre moschettieri della tragicommedia ritrovata non salvano nessuno: nemmeno se stessi, e il mondo che li circonda. Ma salvano 'Boris il film': è un capolavoro." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 31 marzo 2011) "Certo lo si vede lontano un miglio che vogliono viaggiare tre metri sopra il cinema italiano. Perché sì, stanno facendo la commedia, ma non quella solita, banale e corriva. Perché sono intelligenti, metacinematografici, colti. Anche un po' saputelli. E infatti la presa in giro sul cinepanettone (ma è una vera e propria tirata moralistica), è la cosa meno convincente di 'Boris il film', felice trasposizione sul grande schermo (da venerdì in sala) della serie tv di culto di Fox (tre stagioni su Sky), scritto e diretto dal trio Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo. Ma è altrettanto certo che 'Boris il film' ha una freschezza e una vivacità unica nel nostro panorama cinematografico. (...) Non mancano le frecciatine, più spuntate per i dirigenti di RaiCinema (che produce insieme a Wilder), un po' più pungenti per Medusa (...). Niente al confronto della Filmauro di De Laurentiis con i parodici 'Natale al Polo Nord' e 'Natale nello spazio', additati (...)come il male assoluto del cinema italiano (per la verità un po' fuori tempo massimo visto che il genere è in decadenza)." (Pedro Armocida, 'Il Giornale', 31 marzo 2011) "Non c'è stato alcun accordo 'pubblicitario' con i giornalisti-superstar Stella & Rizzo: la banda di Boris non ha chiesto il permesso di utilizzare il titolo 'La casta', l'ha fatto e basta, con il felice atteggiamento da commando che li contraddistingue. Anche perché, come viene detto nel film, come diavolo si potrebbe trarre un film da 'La casta'? E' un libro solo di numeri. In realtà si mormora che l'idea di fare un film da 'La casta' sia circolata, nel cinema italiano di questo infelice XXI secolo, il che dimostra quanto le idee stiano a zero e quanto quelli di 'Boris' stiano sul pezzo. (...) I tre registi-autori della serie - Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo - hanno fatto centro: trasferendo i propri strali satirici dalla tv al cinema, non hanno perso l'umorismo e il divertimento che tracimavano dai canali di Sky. Di più: poiché il cinema è comunque un universo di riferimento più 'alto' rispetto alla tv, 'Boris - Il film' diventa uno specchio deformante messo di fronte all'Italia, già di per sé assai grottesca, di questo scorcio storico. C'è un momento altissimo, nel film, in cui tutto ciò diventa chiaro: la lezione di sceneggiatura in cui Glauco - Giorgio Tirabassi, bravissimo - spiega ai colleghi come si realizza un cine-panettone." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 1 aprile 2011) "Che a casa nostra le cose funzionino così è eccessivo affermarlo; però è indubbio che il ritratto de noantri che viene fuori da questo omaggio alla serie televisiva omonima fa ridere e non scandalizza. Il covo degli sceneggiatori di Sinistra Democratica è da antologia, così come l'espediente '8x12' per dare espressione all'attrice cagna." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 1 aprile 2011)

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