Anno: 1962 Durata: 200 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:COMMEDIA, FILM A EPISODI
Regia:Federico Fellini|Mario Monicelli|Luchino Visconti|Vittorio De Sica
Specifiche tecniche:TECHNICOLOR
Tratto da:"Scherzo in 4 atti" ideato da Cesare Zavattini. L'episodio "Renzo e Luciana" è ispirato al racconto "L'avventura di due sposi" di Italo Calvino; "Il lavoro" al racconto "Au bord du lit" di Guy de Maupassant
Produzione:CARLO PONTI E ANTONIO [TONINO] CERVI PER CONCORDIA COMPAGNIA CINEMATOGRAFICA, CINERIZ (ROMA), FRANCINEX, GRAY FILM (PARIGI)
Distribuzione:CINERIZ - DOMOVIDEO - NUOVA ERI - MONDADORI VIDEO
Marisa Solinas | nel ruolo di | Luciana ("Renzo e Luciana") |
Germano Giglioli | nel ruolo di | Renzo ("Renzo e Luciana") |
Peppino De Filippo | nel ruolo di | Dottor Antonio Mazzuolo ("Le tentazioni del dottor...") |
Anita Ekberg | nel ruolo di | Anita ("Le tentazioni del dottor...") |
Mario Passante | nel ruolo di | Il sacrestano ("Le tentazioni del dottor...") |
Silvio Bagolini | nel ruolo di | Segretario di Mons. ("Le tentazioni del dottor...") |
Polidor | nel ruolo di | Capo operaio ("Le tentazioni del dottor...") |
Alfredo Rizzo | nel ruolo di | Capo operaio ("Le tentazioni del dottor...") |
Dante Maggio | nel ruolo di | Capo operaio ("Le tentazioni del dottor...") |
Alberto Sorrentino | nel ruolo di | Operaio ("Le tentazioni del dottor...") |
Giacomo Furia | nel ruolo di | Operaio ("Le tentazioni del dottor...") |
Ciccio Barbi | nel ruolo di | Ing. nell'auto ("Le tentazioni del dottor...") |
Giuliano Gemma | nel ruolo di | Ercole ("Le tentazioni del dottor...") |
Antonio Acqua | nel ruolo di | Comm. La Pappa ("Le tentazioni del dottor...") |
Franco Magno | nel ruolo di | Segretario di La Pappa ("Le tentazioni del dottor...") |
Lina Alberti | nel ruolo di | Questuante ("Le tentazioni del dottor...") |
Donatella Della Nora | nel ruolo di | Donatella Mazzuolo ("Le tentazioni del dottor...") |
Romy Schneider | nel ruolo di | Pupe ("Il lavoro") |
Tomas Milian | nel ruolo di | Conte Ottavio ("Il lavoro") |
Romolo Valli | nel ruolo di | L'avvocato ("Il lavoro") |
Paolo Stoppa | nel ruolo di | Giurista ("Il lavoro") |
Sophia Loren | nel ruolo di | Zoe ("La riffa") |
Luigi Giuliani | nel ruolo di | Gaetano ("La riffa") |
Alfio Vita | nel ruolo di | Cuspet, il sagrestano ("La riffa") |
Valentino Macchi | nel ruolo di | Uno sfaccendato ("La riffa") |
Tano Rustichelli | nel ruolo di | Se stesso ("La riffa") |
Antonio Ravaglia | nel ruolo di | Se stesso ("La riffa") |
Romano Lolli | nel ruolo di | Se stesso ("La riffa") |
Luciano Baldrati | nel ruolo di | Se stesso ("La riffa") |
Angelo Casadio | nel ruolo di | Se stesso ("La riffa") |
Antonio Mantovani | nel ruolo di | Se stesso ("La riffa") |
"Renzo e Luciana" - Luciana, per una clausola del suo contratto di lavoro deve tenere segreto a tutti il suo matrimonio con Renzo, che lavora nella stessa azienda. Un giorno però vengono scoperti dal loro capoufficio che li licenzia. Con le liquidazioni riescono ad affittare un appartamento e riusciranno anche a stare insieme tutto il giorno, senza dover più lavorare in orari diversi. "Le tentazioni del dottor Antonio" - Il dottor Antonio, che vede il male ovunque, viene sconvolto da un cartellone pubblicitario. La donna ritratta lo ossessiona a tal punto che egli crederà di averla viva davanti a sé. Antonio segue questo fantasma, docile, allucinato fino a perdere la ragione. "Il lavoro" - Un conte viene coinvolto in uno scandalo; ma la reazione della moglie è singolarissima. Per il futuro, la contessa vorrà essere retribuita tutte le volte che effettuerà i suoi doveri di moglie. "La riffa" - Zoe organizza ogni settimana una speciale "riffa": il vincitore avrà diritto alla sua compagnia. Il vincitore è questa volta il sacrestano che dovrà però lasciare il suo posto ad un più aitante giovanotto di cui Zoe si è innamorata.
"Superficiale come impostazione (...) è l'esempio (...) dei pericoli cui i compromessi tra arte e spettacolo possono portare: quadretti di costume (...) di critica alle strutture e ai pregiudizi sociali (...) ricerca formale e di mestiere, e tanto sesso (...). E' nato da una delle tante idee che Zavattini tira fuori dalla sua fervida mente".("Nuovo Spettatore Cinematografico", 30-31, marzo/aprile 1962). "Fellini con 'Le tentazioni del dottor Antonio' si è concesso una vacanza. Si è voluto divertire, e ha saputo divertire, toccando da buon cattolico uno degli aspetti più grotteschi di certe campagne moralizzatrici. E' riuscito a far recitare benissimo Peppino De Filippo, a dare alla Ekberg il modo di mostrare tutte le sue risorse, e ha messo loro d'intorno una piccola folla di personaggi caratterizzati fino allo spasimo. In questo è stato bravissimo (...) ha confermato le sue doti di inventiva, l'incisività del suo sarcasmo. Ma nulla più d'un sorriso." (Giovanni Grazzini, 24 febbraio 1962). "Il gioco di Fellini è troppo facile e superficiale per convincere. Mette insieme un tipo di moralizzatore che ha tutti i requisiti per essere odioso, ridicolo, mostruoso. Poi lo consacra predicatore di morale. L'impressione che ne risulta è quella di una massiccia messa in ridere di ogni riflessione tesa e preoccupazione morale. Così massiccia e pesante che a un certo punto non si ride più." (Luigi Bini, "Letture", aprile 1962). "L'episodio felliniano è un grottesco avanzato da |La dolce vita|, con cartocci e volute di un consapevole, e compiaciuto, barocchismo. Comincia assai bene, infilzando i nuovi flagellatori di costumi; gli ipocriti censori, con l'impeto di un Salvator Rosa, poi la cupola si schiaccia su una macchinosa saccenteria di dubbio gusto." (Leo Pestelli, "La Stampa", 24 febbraio 1962).
Incasso in euro