Blue Valentine2010

SCHEDA FILM

Blue Valentine

Anno: 2010 Durata: 114 Origine: USA Colore: C

Genere:DRAMMATICO, ROMANTICO

Regia:Derek Cianfrance

Specifiche tecniche:RED EXHIBITED ON HDCAM, SUPER 16MM

Tratto da:-

Produzione:HUNTING LANE FILMS, SILVERWOOD FILMS IN ASSOCIAZIONE CON CHRYSLER, SHADE PICTURES, MOTEL MOVIES, COTTAGE INDUSTRIES

Distribuzione:MOVIES INSPIRED (2013)

ATTORI

Ryan Gosling nel ruolo di Dean
Michelle Williams nel ruolo di Cindy
Faith Wladyka nel ruolo di Frankie
John Doman nel ruolo di Jerry Heller
Mike Vogel nel ruolo di Bobby
Marshall Johnson nel ruolo di Marshall
Jen Jones nel ruolo di Nonna
Maryann Plunkett nel ruolo di Glenda
James Benatti nel ruolo di Jamie
Barbara Troy nel ruolo di Jo
Carey Westbrook nel ruolo di Charlie
Ben Shenkman nel ruolo di Sam Feinberg
Eileen Rosen nel ruolo di Mimi
Samii Ryan nel ruolo di Amanda
Jack Parshutich nel ruolo di Billy
Reila Aphrodite nel ruolo di Mary
Tamara Torres nel ruolo di Maria Guevara
 

MUSICHE

Grizzly Bear
 
 

SCENOGRAFIA

Weinberg, Inbal
 

COSTUMISTA

Benach, Erin

TRAMA

Ripercorrendo momenti passati e presenti si racconta la storia di un amore ormai giunto al capolinea: quello di Dean e Cindy. Ricordando i bei momenti della loro storia e del loro romantico corteggiamento, i due proveranno a darsi un'altra possibilità cercando di salvare un matrimonio in crisi. Un onesto ritratto di una coppia in difficoltà.

CRITICA

"La domanda è giusta e corretta per San Valentino: come finisce un amore, a che velocità e perché? Nessuno nei secoli ha mai provato a dare una risposta e non Io tenta neppure Derek Clanfrance, premiato documentarista che debutta nella fiction radiografando un ménage in crisi e naturalmente tornando avanti e indietro nella registrazione della vita per dimostrare il bilancio in dare e avere degli affetti e la disperazione dell'incostanza. 'Blue Valentine' è un film di due anni fa che esce soltanto ora in Italia e disordinatamente, per merito della Movie Inspired cui si deve il recupero di 'Take shelter', quindi il cinema indipendente Usa. Modificando la tecnica e i tempi della storia d'amore (16 mm per il passato e digitale per oggi) il regista dimostra uno stile quasi documentario anche nel riprendere l'innamoramento e amore, il deficit sentimentale, osservando in modo scientifico i mutamenti non solo interiori ma anche del fisico, dato che il corpo è gran protagonista del film. Non solo in senso erotico, anche se due amplessi sono molto intensi, ma anche come metamorfosi degli affetti nascosti. Ryan Gosling ('Driver', 'Le idi di marzo' e fra poco in 'Gangster Squad'), trentadue anni, uno dei migliori attori della nuova generazione con Bradley Cooper, James Franco, Joseph Gordon-Levitt, si trasforma incredibilmente compostamente nevrotico: dapprima sorride e corteggia, poi strapazza, maltratta e sopporta la brava Michelle Williams l'ex Marilyn che per questo film ebbe una giusta nomination agli Oscar. Il film, applaudito al Sundance, a Cannes e a Toronto, è il racconto naturalistico (la sintesi spetta a noi nel finale aperto) di un famiglia dove se ne specchiano milioni di altre, vista nel quotidiano rapporto con la vecchiaia, coi parenti, col lavoro, col cane che scappa e nel tentativo illusorio di tornare indietro nel tempo solo prenotando la stanza del futuro in un hotel particolare. Impossibile il replay, ogni minuto non passa invano e il quesito sull'amore che si spegne poco alla volta, resta inevaso. Qui, nel dubbio che uccide, che sta il fascino dell'opera che ha stile nell'accostamento dei piani spazio temporali e coccola la memoria già filtrata dal cuore, oltre che nella comunicativa bravura dei due protagonisti. Che si amano e si odiano con uguale intensità, anche per colpa di un terzo e manesco incomodo, amoreggiano per terra e in doccia, struggendosi nel corso del tempo e al pensiero della loro figlioletta, il cui sguardo ci mette alla prova." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 14 febbraio 2013) "Ricorda il superlativo '5X2' di Ozon questa meravigliosa opera seconda dell' indipendente Derek Cianfrance: 'Blue Valentine', nel presente vediamo il disfacimento girato con fredda Red digitale mentre nel passato, ripreso con un nostalgico 16mm, l'innamoramento è miracolo visivo. La follia è distribuirlo ora, dopo che non pochi cinefili italiani ne intercettarono il successo già nel lontano 2010. Ryan Gosling e Michelle Williams disegnano due personaggi indimenticabili, nelle gioie e dolori dell'amore nel tempo (struggente la ricerca di una complicità sessuale ormai perduta). Effetti simili al capolavoro di Ozon: così doloroso, così necessario. Ne vale la pena. Sempre." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 14 febbraio 2013) "Piacerà a chi ama Michelle Williams (che per 'Blue Valentine' è stata candidata due anni fa all'Oscar e al Golden Globe). Ryan Gosling qui è una vera patata bollita. Ma se il film è stato ripescato con tre anni di ritardo il merito è senz'altro suo, della sua montante popolarità." (Giorgio Carbone, 'Libero', 14 febbraio 2013) "Era ora, è il caso di dire. A distanza di tre anni, esce nelle sale questo bel film, ottimamente recitato, che fa un po' a pugni con il giorno di San Valentino. E' la storia di una coppia sposata che sta andando a rotoli, raccontata su due piani temporali. L'inizio e la fine, l'Alfa e l'Omega, la parabola di un rapporto che sembrava perfetto ma che ritroviamo logorato. Le conseguenze dell'amore incarnate da due strepitosi protagonisti. Non vederlo, sarebbe un delitto." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 14 febbraio 2013) "Da quell'infinita profondità di campo che è lo spazio nel cinema americano, sbuca il film colpo di fulmine di Cannes 63. 'Blue Valentine', opera prima di Derek Cianfrance, sezione Certain Regard. Pellicola sul sentimento amoroso e sulle micidiali responsabilità di una vita di coppia. Un po' come quel 'Two Lovers', capolavoro di James Gray che due anni fa sempre a Cannes venne snobbato e scartato da qualsiasi riconoscimento ufficiale. (...) La struttura narrativa di 'Blue Valentine' si attorciglia come un rampicante attorno a questa via di fuga dal dramma della separazione, infilandosi nel ricordo gentile di un flashback temporalmente progressivo ma spezzettato da un altrettanto presente progressivo. Così al distacco che sta per avvenire si pone il contraltare della nascita dell'amore. (...) La macchina da presa di Cianfrance si appiccica sui visi e suoi corpi dei due protagonisti senza lasciarli mai, facendo penetrare, in quella storia sullo schermo, sicuri brandelli di vissuto dello spettatore che osserva. Impossibile non amare questo cinema osmotico, pulsante, vivo. Scene da un matrimonio in America, oggi." (Davide Turrini, 'Liberazione', 20 maggio 2010) "Indipendenti, ancora. Del tipo che fa venire voglia di un bel film da studio: macchina da presa ferma, attori sotto controllo, dialoghi ben scanditi, una storia magari vecchia ma con un plot. Nessun peggior dolore che ricordarsi del tempo felice nella miseria ammonisce il regista, consentendo a Michelle Williams e a Ryan Gosling di dare sfogo ai rispettivi manierismi. In ordine sparso, scene dal primo incontro (casa di riposo, lei è lì per la nonna lui per un trasloco di vecchietto), dal corteggiamento, dall'ultimo litigio conosciuto." ('Il Foglio', 20 maggio 2010)

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