Anno: 2014 Durata: 102 Origine: FRANCIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Alexandra Leclère
Specifiche tecniche:(1:1.85)
Tratto da:-
Produzione:PAN-EUROPÉENNE, WILD BUNCH, FRANCE 2 CINÉMA
Distribuzione:OFFICINE UBU (2016)
Karin Viard | nel ruolo di | Christine Dubreuil |
Didier Bourdon | nel ruolo di | Pierre Dubreuil |
Valérie Bonneton | nel ruolo di | Béatrice Bretzel |
Michel Vuillermoz | nel ruolo di | Grégory Bretzel |
Josiane Balasko | nel ruolo di | La portinaia |
Patrick Chesnais | nel ruolo di | Il vicino eccentrico |
Sandra Zidani | nel ruolo di | Madeleine |
Michèle Moretti | nel ruolo di | Françoise Dubreuil |
Pauline Vaubaillon | nel ruolo di | Audrey Dubreuil |
Firmine Richard | nel ruolo di | Fatimata |
Anémone | nel ruolo di | Sig.ra Abramovitch |
Jackie Berroyer | nel ruolo di | Sig. Abramovitch |
A causa di un inverno particolarmente rigido, il governo francese indice misure speciali che obbligano i cittadini proprietari di appartamenti con stanze libere ad accogliere le persone più disagiate che non possono permettersi un alloggio. Un vento di panico si scatena in tutta la Francia, soprattutto al civico 86 di rue du Cherche Midi, dove sorge un lussuoso palazzo dell'area più esclusiva del centro parigino. Qui abitano la famiglia Dubreuil, d'estrazione borghese e conservatrice, e i coniugi Bretzel, intellettuali e radical chic. La monotonia del condominio verrà messa a soqquadro da questa coabitazione forzata, e nel confronto con i nuovi arrivati gli inquilini benestanti scopriranno la loro vera indole.
"E se il governo francese obbligasse i cittadini abbienti a dividere i mq. della propria casa con i sans papier? La regista Alexandra Leclére prende sul serio la proposta e ci imbastisce una commedia (...). Urla, confusione e il piccolo cabotaggio della pochade per aver sempre ragione: un campionario noto con attori esperti in isterie, fra cui l'irriconoscibile Balasko. La sensazione è di uno scherzo intempestivo, scorretto anche se i distributori si alleano con la Croce Rossa." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 28 aprile 2016) "Come dicevano gli insegnanti del tempo che fu: tema stimolante, svolgimento insufficiente. Se ogni variante nazionale di commedia ha le sue regole, quella 'alla francese' vuole che i personaggi siano immersi in un'esperienza che li rigenera. Così i protagonisti di 'Benvenuti... ma non troppo', alla fine, si ritrovano migliori di prima; ma ciò solo per partito preso, dato che le situazioni sono inerti e la satira non viene neppure sfiorata. Tutto funziona per stereotipi, che rappresentano in chiave comica (si fa per dire...) gli schieramenti della politica d'Oltralpe (...). E, quel che è peggio, il film cade nella trappola del razzismo involontario finendo per sfruttare, anch'esso, i poveri." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 28 aprile 2016) "Lotta e sperequazione di classe, conflitti destra-sinistra e ricchi-poveri, spettri d'Occupazione nazista (le delazioni sugli ebrei) e, morettianamente, pâté de bourgeois: 'Benvenuti... ma non troppo' è raffinata commedia di costume, buona a scoperchiare i sepolcri imbiancati del politicamente corretto." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 28 aprile 2016) "Attraverso le vicissitudini di due famiglie rivali, la sceneggiatrice e regista Leclère mette in piedi una commedia di classe sulle classi dall'inizio leggermente grossolano per poi diventare assai vivace e maliziosa come sanno fare bene i nostri cugini. Cast esuberante con sugli scudi le divine Viard (moglie vacua del destrorso), Bonneton (sinistrorsa egoista) e Balasko (portiera lepeniana con gatto imbalsamato di nome Jean-Marie)." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 28 aprile 2016) "Fantafarsa ma non troppo. (...) Piacerà anche da noi, anche se non quanto in Francia dove il film ha avuto un grosso successo per via di trasparenti (per i parigini) allusioni ai loro radical. Andrà bene pure da noi. Perché certe boldrinate non sono impossibili. E per certi attori d'oltralpe (Bourdon, la Balasko) che son sempre i benvenuti." (Giorgio Carbone, 'Libero', 28 aprile 2016) "Piacevole, paradossale commedia umoristica francese, che rivela come la grettezza prevalga sulla generosità sbandierata gratis. (...) Qualche battuta spiritosa in un film spassoso... ma non troppo." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 28 aprile 2016)
Incasso in euro