Anno: 1951 Durata: 130 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Luchino Visconti
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:SOCIETA' FILM BELLISSIMA
Distribuzione:CEI INCOM (1952)
Anna Magnani | nel ruolo di | Maddalena Cecconi |
Walter Chiari | nel ruolo di | Alberto Annovazzi |
Tina Apicella | nel ruolo di | Maria Cecconi |
Gastone Renzelli | nel ruolo di | Spartaco Cecconi |
Tecla Scarano | nel ruolo di | La maestra di recitazione |
Lola Braccini | nel ruolo di | La moglie del fotografo |
Arturo Bragaglia | nel ruolo di | Il fotografo |
Nora Ricci | nel ruolo di | La stiratrice |
Gisella Monaldi | nel ruolo di | Portinaia |
Linda Sini | nel ruolo di | Mimmetta |
Liliana Mancini | nel ruolo di | Iris |
Teresa Battaggi | nel ruolo di | La madre snob |
Alessandro Blasetti | nel ruolo di | Se stesso |
Mario Chiari | nel ruolo di | Se stesso |
Vittorio Musy Glori | nel ruolo di | Se stesso |
Geo Taparelli | nel ruolo di | Se stesso |
Luigi Filippo D'Amico | nel ruolo di | Se stesso Filippo Mercati |
Corrado Mantoni | nel ruolo di | Se stesso |
Maddalena Cecconi, moglie d'un capomastro, ha un'unica figlia, Maria, una bimba di otto anni, che adora. Maria agli occhi di Maddalena, che vorrebbe per lei uno splendido avvenire, è una bambina bellissima. Così, quando la Stella Film bandisce un concorso riservato alle bambine romane per ottenere un ruolo in un film di Blasetti, Maddalena decide di far partecipare Maria alle audizioni e sacrifica tempo e denaro per prepararla, nonostante le obiezioni del marito. Il giorno del provino, a Cinecittà, mentre cerca affannosamente Maria che si è smarrita nel labirinto delle costruzioni e degli uffici, Maddalena s'imbatte in Annovazzi, un aiutante del regista che in cambio del suo aiuto, riesce a cavarle le ultime cinquantamila lire. Finalmente arriva il momento del provino, ma quando nella sala viene proiettata l'immagine della piccola Maria, il regista e gli aiutanti, nel vederla così imbarazzata e goffa, scoppiano in una risata. Maddalena che vede tutto dalla cabina dell'operatore, esplode e, dopo aver fatto una violenta scenata, si porta via la bambina. Invano il regista, che ha scoperto nella bimba doti espressive non comuni, le sottopone un vantaggioso contratto. Le illusioni sono ormai naufragate e la felicità familiare riconquistata.
"E' un lavoro pregevole e convincente, malgrado qualche esuberanza." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 31, 1952) "Dopo il mirabile incontro con la 'diva' Calamai (...) Visconti scopre in 'Bellissima' una Magnani inedita, che oltrepassa, e di non poco, quella rosselliniana di 'Roma, Città aperta' egli la spoglia dei suoi 'vizi' del suo preoccupante gigionismo (...). Bellissima è il film su un personaggio proprio perchè è storia di una crisi non delle consuete, crisi più o meno da casi clinici; e appunto perchè storia di una crisi, e di una crisi risolta, è anche film di ambiente (...)". (Guido Aristarco, "Cinema", 78, 15 gennaio 1952).
Incasso in euro