Anno: 2003 Durata: 107 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Salvatore Mereu
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:-
Produzione:GIANLUCA ARCOPINTO E ANDREA OCCHIPINTI PER EYESCREEN
Distribuzione:LUCKY RED
Caroline Ducey | nel ruolo di | Solveig |
Yael Abecassis | nel ruolo di | Francesca |
Daniele Casula | nel ruolo di | Andrea |
Mauro Frongia | nel ruolo di | Macangiu |
Angelo Botti | nel ruolo di | Peppeddu |
Sebastiano Lai | nel ruolo di | Istene |
Tonino Fulgheri | nel ruolo di | Marieddu |
Francesco Vedele | nel ruolo di | Padre Marieddu |
Michele Carboni | nel ruolo di | Michele |
Massimo Sarchielli | nel ruolo di | Massimo |
Roberta Perra | nel ruolo di | Peppuccia |
Francesco Barracca | nel ruolo di | Peppeddu |
Domenico Arba | nel ruolo di | Pera |
Pietro Arba | nel ruolo di | Ziu Predu |
Simone Frongia | nel ruolo di | Giuseppe |
Lisa Chessa | nel ruolo di | Simona |
Pietrina Menneas | nel ruolo di | Maddalena |
Carmine Recano | nel ruolo di | Luca |
Agostino Sale | nel ruolo di | Agustin |
Emiliana Gimelli | nel ruolo di | Giovanna |
Giampaolo Loddo | nel ruolo di | Giorgio |
Rossella Bergo | nel ruolo di | Palla |
Alexandra Brancaccio | nel ruolo di | Travestito |
Quattro storie, legate alle quattro stagioni. "Primavera": quattro bambini, Andrea, Peppeddu, Macangiu e Istene scoprono il mare che non avevano mai visto prima. "Estate": Michele, un giovane pastore conosce Solveig, una ragazza francese piombata sulla spiaggia con il suo aeroplano, e se ne innamora. "Autunno": una giovane suora torna al suo paese per il matrimonio di una parente e durante i festeggiamenti viene colta dalla malinconia. "Inverno": un anziano attraversa la città di notte alla ricerca di una prostituta, che porta a casa, ma muore prima di consumare l'amplesso.
"Sguardo fermo, epifanie a cascata, Mereu dilata con sapienza spazi e tempi, fonde assai bene attori professionisti e non, dà forma a quella che si potrebbe dire una via sarda al 'realismo magico' (struggente l'addio all'aviatrice, pletorico il gran finale). A conferma che la vera ricchezza del nostro cinema oggi è nella varietà di lingue e di stili. Per quanto ancora, con la nuova legge che incombe?". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 19 settembre 2003) "'Ballo a tre passi' di Salvatore Mereu è come un albero fiorito con radici nell'antropologia e tronco e fronde nella favolistica. (...) Da antologia il brano della festa scompaginata dalla pioggia. Meno convincente, intellettualistico, l'inverno: breve incontro di un anziano pensionato con una prostituta, con l'ometto che si invola nei cieli della morte salutato da un corteggio alla '8 ½'". (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 20 settembre 2003) "'Ballo a tre passi' è un film antinarrativo e un po' arcano, fatto di risonanze e di suggestioni più che di eventi veri e propri; dove i personaggi si sfiorano: nel senso che i protagonisti di un episodio s'intravedono, di scorcio, negli altri. Però l'idea più suggestiva è stata quella di ambientarlo in una Sardegna assolutamente inedita per lo schermo, al confine tra arcaismo e globalizzazione; facendo giustizia, in un colpo solo, delle banalità del folklore come di quelle del cinema turistico". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 20 settembre 2003)
Incasso in euro