Away from Her - Lontano da lei2006

SCHEDA FILM

Away from Her - Lontano da lei

Anno: 2006 Durata: 110 Origine: CANADA Colore: C

Genere:DRAMMATICO, ROMANTICO

Regia:Sarah Polley

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:THE FILM FARM, FOUNDRY FILMS INC., PULLING FOCUS PICTURES

Distribuzione:VIDEA CDE (2007)

ATTORI

Julie Christie nel ruolo di Fiona
Gordon Pinsent nel ruolo di Grant
Olympia Dukakis nel ruolo di Marian
Murphy Aubrey nel ruolo di Michael
Kristen Thomson nel ruolo di Kristy
Wendy Crewson nel ruolo di Madeleine
Alberta Watson nel ruolo di Dottor Fischer
Deanna Dezmari nel ruolo di Veronica
Clare Coulter nel ruolo di Phoebe Hart
Thomas Hauff nel ruolo di William Hart
Grace Lynn Kung nel ruolo di Betty
Lili Francks nel ruolo di Theresa
Andrew Moodie nel ruolo di Liam
Judy Sinclair nel ruolo di Sig.ra Albright
Tom Harvey nel ruolo di Michael
Carolyn Hetherington nel ruolo di Eliza
Stacey Laberge nel ruolo di Fiona da giovane
 

SOGGETTO

Munro, Alice
 

SCENEGGIATORE

Polley, Sarah
 
 

MONTAGGIO

Wharnsby, David
 

SCENOGRAFIA

Climie, Kathleen
 

COSTUMISTA

Hanson, Debra

TRAMA

Fiona e Grant Anderson sono sposati da 50 anni ed hanno condotto insieme un'esistenza abbastanza felice. Tuttavia, i due anziani coniugi si trovano costretti ad affrontare una dura realtà: le continue dimenticanze di Fiona sono dovute al morbo di Alzheimer e insieme decidono che è giunto il momento per lei di ricoverarsi presso una clinica specializzata. Grant deve accettare, per rispetto delle regole della clinica, la lontananza dalla moglie per un periodo prolungato e quando si reca alla casa di cura per farle visita, si trova di fronte un'amara sorpresa. Lei non ricorda più nulla del suo passato ed ha trovato conforto nell'amicizia con un altro ospite della clinica, Aubrey, un uomo muto costretto su una sedia a rotelle. Quando Marian, la moglie dell'uomo, che sta vivendo la stessa esperienza di Grant, riporta a casa il marito, Fiona si dispera e cade in un profonda depressione. Per amore della sua Fiona, Grant continua a starle vicino ma si troverà forse costretto a sacrificare se stesso.

CRITICA

"Due corpi anziani abbracciati a letto, l'ultimo ballo, l'ultimo rossetto, una valigia singola nella speranza che altro non serva: il film che Sarah Polley ha tratto da un racconto di Alice Munro commuove da subito. (...) Attrice nei toccanti 'La mia vita senza me' e 'La vita segreta delle parole', la canadese Polley tratta la malattia con sensibile profondità asciutta, come nel trascurato 'La famiglia Savage'. Julie Christie protende lo splendido viso a braccare dignità da ogni luce, come i girasoli del Dottor Zivago." (Alessio Guzzano, 'City', 15 febbraio 2008) "'Lontano da lei ha un'attrice superba, Julie Christie, candidata all'Oscar. E' la 'lei' del titolo. (...) Un melodramma tenuto sempre sulla corda da una regista esordiente, Sara Polley attrice di buona filmografia. La Polley ha conosciuto Julie Christie sul set di 'La vita segreta delle parole', e da quando ha letto il racconto di Alice Munro 'The bear came over the mountain', non ha fatto che pensare a lei come protagonista del film. E ha fatto bene perché la Christie è perfetta. Il volto diafano, bellissimo, di una donna che s'avvicina ai settanta senza aver alterato in nulla i suoi lineamenti e contorni. Il suo personaggio evapora un po' alla volta. Rimangono le 'parole' a definire le emozioni, a cercare di fermare qualcosa." (Dario Zonta, 'L'Unità', 15 febbraio 2008) "Gli attori, nei ruoli dei senescenti, sono credibili quanto le snelle ventenni che fanno pubblicità ai dimagranti, ma l'inizio è tollerabile. Poi lei, moglie in cachemire d'un intellettuale canadese va in confusione e all'ospizio. Qui s'innamora di un ricoverato meno intellettuale dell'attonito marito... La noia è profonda quanto è alta la neve del Canada." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 15 febbraio 2008) "Per l'occasione assistiamo alla sorprendente rimonta di una diva presente sugli schermi da quasi mezzo secolo e definita da Al Pacino 'la più poetica di tutte le attrici'. Un entusiasmo non condiviso da tutti perché Julie ha spesso suscitato critiche feroci. (...) Senza essere il capolavoro di cui si è parlato, questo film lindo e rispettabile ci regala un' interpretazione davvero straordinaria di colei che fu l' ispiratrice di 'Il dottor Zivago'. Ancora bellissima benché in viaggio verso i settanta, Julie Christie non ricorre ai trucchi di mestiere che gli attori utilizzano nel rappresentare la malattia. A differenza del gran mattatore positivista Ermete Zacconi, che ricostruì la paralisi progressiva di 'Osvaldo negli Spettri' frequentando gli ospedali, Julie cerca la dolente verità del personaggio dentro se stessa. In attesa di sapere se fra una settimana le daranno l' Oscar, non perdetevela. (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 15 febbraio 2008) "Già attrice di film struggenti ma pudichi, Sarah arriva alla regia provenendo da una buona scuola: il cinema di Atom Egoyan, che 'Lontano da lei' ricorda nelle fredde luci invernali. Guardandoci dal mettere sotto sequestro le nostre emozioni, questa dolceamara storia di tramonto ha il coraggio di parlarci di cose come il tempo che passa e le sue ferite, l'amore e la solitudine, il dolore e la pietà. Certo, non c'è molta regia. Però gli interpreti sono magnifici e di Julie Christie, grande nel fascino come nella compassione, si può davvero dire che è rinata una stella." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 15 febbraio 2008) "Immerso nella cornice innevata del grande inverno nordico, narrato con essenziale delicatezza, 'Lontano da lei' si avvale di un ottimo cast, ma su tutti domina la Christie con il suo sguardo disarmante e il suo intramontabile fascino." (Alessandra Levantesi, 'la Stampa', 15 febbraio 2008)

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