Anno: 1947 Durata: 113 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, SATIRICO
Regia:Luigi Zampa
Specifiche tecniche:35 MM
Tratto da:racconto "Il vecchio con gli stivali" di Vitaliano Brancati
Produzione:BRIGUGLIO FILM
Distribuzione:REGIONALE (1948) - FINCINE
Umberto Spadaro | nel ruolo di | Aldo Piscitello |
Massimo Girotti | nel ruolo di | Giovanni |
Ave Ninchi | nel ruolo di | Rosina |
Milly Vitale | nel ruolo di | Maria |
Delia Scala | nel ruolo di | Elena Odette Bedogni |
Ernesto Almirante | nel ruolo di | Il nonno |
Enzo Billotti | nel ruolo di | Il podestà |
Carlo Sposìto | nel ruolo di | Riccardo |
Loris Gizzi | nel ruolo di | Il ministro |
Aldo Silvani | nel ruolo di | Il farmacista |
Giovanni Grasso | nel ruolo di | L'avvocato Mascoli |
Raniero De Cenzo | nel ruolo di | Il dottor Rapisarda |
Bruno Di Stefano | nel ruolo di | Gemello |
Vittorio Di Stefano | nel ruolo di | Gemello |
Ermanno Randi | nel ruolo di | Turi Lauria |
Natale Cirino | nel ruolo di | Sebastiano Caputo |
Agostino Salvietti | ||
Giuseppe Nicolosi | ||
Miro Zonda | ||
Olinto Cristina | ||
Paolo Monelli |
Piscitello, onesto impiegato municipale di un piccolo paese della Sicilia, per non perdere il posto è costretto a domandare la tessera del partito fascista. A malincuore mette il distintivo all'occhiello, indossa l'uniforme, calza gli stivaloni e partecipa alle adunate. Intanto avvenimenti importanti si susseguono con ritmo incalzante: la campagna etiopica, la guerra di Spagna, la vigilia della guerra mondiale e il figlio maggiore di Piscitello, Giovanni, partecipa ad ogni conflitto passando dalle Alpi all'Africa, dall'Africa alla Russia. Nel frattempo, Piscitello e la sua famiglia sono esposti ai bombardamenti e subiscono i disagi causati dallo sfollamento e dall'occupazione tedesca. Dopo l'armistizio, Giovanni sta per tornare a casa ma viene fucilato dai tedeschi in ritirata. Segue l'occupazione alleata e Piscitello viene chiamato dal sindaco, lo stesso che gli ha imposto di prendere la tessera fascista e che ora, facendo il doppio gioco, è rimasto a galla, che gli comunica di doverlo epurare a causa dei suoi sentimenti fascisti.
"Gli sceneggiatori [...] hanno voluto farci ridere del fascismo. Hanno imbastito, per ottenere lo scopo, una lunghissima storia che copre metà del ventesimo secolo [...] e giunge sino alla liberazione. E' una satira estesa nel tempo, complessa e irta di contrasti, che affronta con indubbio coraggio i fatti e le reazioni più disparate, che entra nel vivo di tre guerre [...]. E' la prima volta che il cinema si arrischia in un'impresa simile". (Fernaldo Di Giammatteo, "Bianco e Nero", 4 aprile 1949).
Incasso in euro