Anno: 2000 Durata: 90 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:-
Specifiche tecniche:35 MM, PANAVISION, ULTRAVISION
Tratto da:basato sul romanzo omonimo di Edward Bunker
Produzione:ANIMAL PRODUCTIONS LLC, ARTS PRODUCTION CORPORATION, FRANCHISE PICTURES, INDUSTRY ENTERTAINMENT, PHOENICIAN ENTERTAINMENT
Distribuzione:CDI - BUENA VISTA - MDF - MEDUSA
Giovane e bello, cresciuto a Beverly Hills, Ron Decker è stato condannato a passare due, dei dieci anni di condanna per droga, a San Quentin. Nel penitenziario la sua presenza viene notata da Earl Copen, un criminale che sta scontando una pena di 25 anni. Earl è un'autorità, nulla può accadere senza la sua approvazione. Ron finisce sotto la sua protezione. Condannato ad altri quattro anni di carcere per aver colpito un altro detenuto, Ron comincia a studiare con Earl il modo di fuggire, raggiungere un altro paese ed iniziare una nuova vita. TRAMA LUNGA Il giovane Ron Decker, cresciuto a Beverly Hills, ha ricevuto una condanna di due anni per droga da scontare nel carcere di San Quentin. Ron si trova così a vivere una routine quotidiana esasperata e violenta. Dopo qualche tempo, la sua presenza viene notata da Earl Copen, un criminale che sta scontando una pena di venticinque anni. Dentro il carcere Earl è ormai un'autorità: si muove a proprio piacimento, nulla accade senza la sua approvazione e anche la direzione si serve di lui nelle pratiche d'ufficio. Ron appare del tutto indifeso e finisce sotto la protezione di Earl. Tuttavia un giorno un detenuto tenta di violentare il giovane che reagisce e con un coltello uccide l'attentatore. Dopo un periodo passato in cella d'isolamento, Ron torna in tribunale e viene condannato ad altri cinque anni perché giudicato elemento pericoloso. Earl propone a Ron di scappare. Il piano prevede di approfittare del camion dei rifiuti con la complicità degli addetti. Quando arriva il momento, Ron salta sul camion e varca l'uscita. Earl non fa in tempo. Rimane dentro e ricomincia la vita di sempre.
"Non male, ma è strano: pare che Buscemi non abbia mai visto in vita sua un film carcerario, tanta è la precipitazione con cui ripete gli stereotipi più logori del genere" (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa, 29 settembre 2000)
Incasso in euro