Anno: 1973 Durata: 122 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Steno
Specifiche tecniche:PANORAMICA EASTMANCOLOR
Tratto da:liberamente ispirato al libro di Salvatore Anastasia
Produzione:GIANNI HECHT LUCARI PER DOCUMENTO FILM
Distribuzione:CEIAD
Alberto Sordi | nel ruolo di | Don Salvatore Anastasia |
Richard Conte | nel ruolo di | Alberto Anastasia |
Edoardo Faieta | nel ruolo di | Sonny Boy |
Luciano Pigozzi | nel ruolo di | Pasquale |
Thomas Chu | nel ruolo di | Il cinese |
Franco Angrisano | nel ruolo di | Il commissario De Felice |
Feodor Chaliapin Jr. | nel ruolo di | Frank Costello |
Henry Ferrentino | ||
Joseph Anile | ||
Maria Tedeschi | ||
Nello Caruso | ||
Ugo Carboni | ||
Umberto Travagli |
Don Salvatore Anastasia lascia la Calabria e si reca a New York dove suo fratello Alberto vive da alcuni anni. Accolto con grande rispetto e affidato al controllo di Sonny Boy, la guardia del corpo di suo fratello, Salvatore viene immediatamente assunto da don Michele come viceparroco della Parrocchia di S. Lucia a Little Italy. L'ingenuo sacerdote crede che il successo raggiunto e la stima di cui si sente circondato siano dovuti alle proprie doti personali e non tarda a mettersi nei guai. Infatti la sua scoperta e la franca denuncia degli imbrogli nascosti dietro una lotteria, costringono don Gennaro, boss della "Mamma Oil", a tentare l'eliminazione dell'incauto don Salvatore, che si salva grazie all'intervento di suo fratello. Quando Alberto, presunto capo della "Anonima Assassini", viene processato e condannato per evasione fiscale dalla Commissione Kefauver, il successo di don Salvatore finisce. All'uscita del carcere, Alberto viene assassinato e a don Salvatore non resta che tornare in Italia, convinto che le accuse mosse al fratello siano soltanto una iniqua reazione di avversari politici, gelosi della sua potenza nel sindacato.
"(...) Nonostante l'impegno della stesura - il copione è deliberatamente strumentalizzato in funzione esclusiva di Sordi, ma è scritto con buona tenuta professionale - e la cura con cui il film è stato girato in esterni americani e poi arricchito con attendibili voci italo-americane (cura linguistica insolita nel nostro frettoloso doppiaggio solitamente cinico in materia linguistica), 'Anastasia mio fratello' rimane un po' fragile veicolo di fragile comicità, una continua strizzatina di Sordi al suo pubblico più affezionato, ed anche più indulgente, pago di vederlo svolazzare in talare e in 'clergyman' e di udire nella colonna sonora i suoi fatidici vocalizzi in farsetto romanesco." (Claudio G. Fava, 'Corriere Mercantile0, 12 ottobre 1973).
Incasso in euro