Amore, bugie & calcetto - l'Abc della vita moderna2007

SCHEDA FILM

Amore, bugie & calcetto - l'Abc della vita moderna

Anno: 2007 Durata: 115 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Luca Lucini

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:RICCARDO TOZZI, GIOVANNI STABILINI E MARCO CHIMENZ PER CATTLEYA

Distribuzione:WARNER BROS. PICTURES ITALIA (2008)

ATTORI

Claudio Bisio nel ruolo di Vittorio
Filippo Nigro nel ruolo di Lele
Claudia Pandolfi nel ruolo di Silvia
Andrea De Rosa nel ruolo di Piero
Chiara Mastalli nel ruolo di Viola
Max Mazzotta nel ruolo di Venezia
Andrea Bosca nel ruolo di Adam
Marina Rocco nel ruolo di Martina
Pietro Sermonti nel ruolo di Filippo
Giuseppe Battiston nel ruolo di Mina
Angela Finocchiaro nel ruolo di Diana
Matilde Lucini nel ruolo di Matilde
Francesco Pison nel ruolo di Francesco
 

SCENEGGIATORE

Bonifacci, Fabio
 
 

MONTAGGIO

Rossetti, Fabrizio
 

SCENOGRAFIA

Belluzzi, Marco
 

COSTUMISTA

Maglia, Sabina

TRAMA

Cinque amici, ogni settimana, hanno un appuntamento a cui non possono, e non vogliono, mancare per nessun motivo: la loro partita di calcetto. Tuttavia, nuovi avvenimenti nelle loro vite porteranno ognuno dei cinque a rivedere il proprio 'ruolo' in campo e fuori...

CRITICA

"Pur essendo un film italianissimo, 'Amore, bugie & calcetto' assomiglia a certe commedie americane che non passeranno alla storia, e però ti intrattengono per buon ritmo e simpatia. A cominciare dall'idea di assumere a protagonisti i compagni di una squadra amatoriale di calcetto, spunto realizzato con gustosa veridicità di ambientazione in quanto sia il regista Luca Lucini che lo sceneggiatore Fabio Bonifacci ne sono giocatori abituali. Fra un tiro mancato e una parata emerge la trama dei crucci esistenziali di Claudio Bisio, 50enne ossessionato dall'età e in via di divorzio dall'ironica Angela Finocchiaro. Quel gruppetto affiatato rispecchia il problematico quotidiano di molti." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 4 aprile 2008) "Nei film generazionali scritti e/o diretti da Enzo Monteleone, ci sono storia, idee e calcio. Luca Lucini si accontenta invece di 'Amore, bugie & calcetto' e lo fa dignitosamente. Parte dal romanzo di Fabio Bonifacci che si volge a Bologna, e lo trasloca a Trieste, dove la locale Film Commission è generosa, senza che agli attori adeguino la dizione. Dei dintorni c'è solo Giuseppe Battiston, ma è un caso: 'Uno su due' e 'Giorni e nuvole' si svolgevano a Genova, ma il suo accento era più o meno quello. (...) La morale sarebbe quella evocata dal personaggio di Battiston, aedo del gruppo, citando una frase attribuita al vero triestino - per una volta! - Nereo Rocco: ' Come sei in campo, sei nella vita'. Suona bene, ma poi ognuno prende le misure all'altro senza prenderne le distanze. E senza prender il treno, come nei 'Vitelloni' senza ritorno. Ma la Film Commission avrebbe gradito?" (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 4 aprile 2008) "Gioca una bella partita, Luca Lucini, con 'Amore, bugie & calcetto'. Storia di 7 uomini di età, classe sociale e caratteri diversi che, ogni giovedì, fuggono dalla quotidianità, per godersi un'ora di battaglia primordiale: giocano a calcetto. Ma lo sport è solo un pretesto per il regista, che arbitra con sincerità e slancio una commedia corale in cui mette a fuoco anche le donne (l'ex moglie-Angela Finocchiaro e la mamma stressata-Claudia Pandolfi) per ragionare sull'umana incompiutezza. Lucini ci ha già detto che l'uomo perfetto non esiste, ora però aggiunge che lui, questa imperfezione, la ama da morire. Anche se con ironia. Anch'essa irrinunciabile come il calcetto, l'amore e certe commedie corali." (Roberta Bottari, 'Il Messaggero', 4 aprile 2008) "Complicazioni, tradimenti, divorzio (rientrato), aborto (cancellato), manager cinico, tabagista soprappeso, pannolini, storie ordinarie-straordinarie risolte con furbi sentimenti da fiction. Ma attori bravi: è ottimo Filippo Nigro, che fa il casalingo inquieto iperfantozziano, giusta la Pandolfi, simpatico Bisio, buffo Battiston. E la Finocchiaro si vorrebbe ci fosse sempre: è spiritosa e fa intuire satire occulte. Solo che il film rischia, forse non intenzionalmente, di essere irretito in un'odiosa campagna politica, un usa e getta elettorale anti abortista." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 4 aprile 2008) "Girata a Trieste (quasi irriconoscibile, salvo due o tre inquadrature sul porto), una commedia dolceamara lodevolmente priva di volgarità, ma anche senza quella punta di ferocia che sarebbe necessaria per ritrarre la realtà italiana d'oggi. Qui, al solito, siamo tutti brava gente; qualcuno si rivela un po' più furbetto, puttaniere magari, millantatore: però l'indulgenza alla fine è plenaria. Un po' come negli sceneggiati televisivi, ai quali rimanda anche un linguaggio minimalista, al di sotto delle possibilità registiche di Lucini. Più che al gioco di squadra, il cast si affida alla comprovata simpatia dei singoli attori." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 4 aprile 2008)

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