Anno: 1958 Durata: 85 Origine: SVEZIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Ingmar Bergman
Specifiche tecniche:-
Tratto da:novelle "Det vänliga, värdiga" e "Det orubbliga" di Ulla Isaksson, contenute nella raccolta "Dodens faster"
Produzione:NORDISK TONEFILM, JEROME BALSAM FILMS
Distribuzione:INDIEF (1960) - DVD: RHV (2010)
Eva Dahlbeck | nel ruolo di | Stina Andersson |
Ingrid Thulin | nel ruolo di | Cecilia Ellius |
Bibi Andersson | nel ruolo di | Hjordis Petterson |
Barbro Hiort af Ornäs | nel ruolo di | L'infermiera Brita |
Erland Josephson | nel ruolo di | Anders Ellius |
Max von Sydow | nel ruolo di | Harry Andersson |
Gunnar Sjöberg | nel ruolo di | Dr. Nordlander |
Ann-Marie Gyllenspetz | nel ruolo di | L'assistente sociale |
Inga Landgré | nel ruolo di | Greta Ellius, cognata di Cecilia |
Inga Gill | nel ruolo di | Una puerpera |
Margaretha Krook | nel ruolo di | Dottoressa Larsson |
Lars Lind | nel ruolo di | Dottor Thylenius |
Sissi Kaiser | nel ruolo di | L'infermiera Mari |
Kristina Adolphson | nel ruolo di | Un'inserviente |
Maud Elfsiö | nel ruolo di | Un'allieva infermiera |
Monica Ekberg | nel ruolo di | L'amica di Hjordis |
Gun Jönsson | nel ruolo di | L'infermiera del turno di notte |
Gunnar Nielsen | nel ruolo di | Un medico |
Cecilia è una giovane donna incinta e, in seguito ad alcuni disturbi, viene ricoverata in ospedale e operata d'urgenza. Quando si risveglia dopo l'intervento, i medici le comunicano che non potrà più avere figli e lei, che è sempre stata insicura e apprensiva, dà la colpa al suo matrimonio e comunica a suo marito di aver preso una decisione: vuole lasciarlo. Nella sua stessa stanza d'ospedale, però, conosce altre due donne incinte profondamente diverse da lei. C'è Stina, che aspetta il suo bambino con una gioia quasi infantile e Hjordis che, giovanissima, è terrorizzata e ha più volte pensato di interrompere la gravidanza. Quando Stina perde il bambino, le tre donne si trovano improvvisamente a fare i conti con la vita, le responsabilità e i loro reali desideri.
"Pur non essendo il film tra le migliori opere del celebre regista, vi si riscontra tuttavia vigore d'espressione e rigore di realizzazione. Il fatto che le prevalenti preoccupazioni estetiche finiscano per comprimere e soffocare una più viva e umana partecipazione del regista alla materia del racconto costituisce il lato debole del lavoro." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 47, 1960)
Incasso in euro