Alice2009

SCHEDA FILM

Alice

Anno: 2009 Durata: 99 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:COMMEDIA, SENTIMENTALE

Regia:Oreste Crisostomi

Specifiche tecniche:35 MM (1:2.35)

Tratto da:-

Produzione:VIDEODROME

Distribuzione:MEDUSA (2010)

ATTORI

Camilla Ferranti nel ruolo di Alice
Gisella Sofio nel ruolo di Nonna di Alice
Catherine Spaak nel ruolo di Fioraia
Fioretta Mari nel ruolo di Madre di Alice
Elena Sinibaldi nel ruolo di Sorella di Alice
Anna Longhi nel ruolo di Sarta
Miriam Catania nel ruolo di Angela
Emanuela Aureli nel ruolo di Collega di Alice
Massimiliano Varrese
Antonio Ianniello
Gianfranco Barra
 

SCENEGGIATORE

Crisostomi, Oreste
 

MONTAGGIO

Benassi, Paolo
 

SCENOGRAFIA

di Carlo, Marcello
 

COSTUMISTA

Bastanti, Costanza

TRAMA

Alice vive in una città di provincia, è una ragazza tranquilla, dall'aspetto acqua e sapone e lavora presso un'agenzia assicurativa. Alice è innamorata del suo collega Luca, che però non ricambia le sue attenzioni e anche a casa tutti sembrano essere interessati solo ed esclusivamente all'imminente matrimonio di sua sorella Eva. La famiglia, il lavoro, l'amore, l'amicizia, sono problematiche comuni a tutte le sue coetanee, ma Alice cercherà di intraprendere un suo personale cammino verso la maturità che la aiuterà ad uscire dal suo guscio, a comprendere i suoi reali desideri e ad emanciparsi rispetto a quelle figure per lei così importanti nel suo universo ma che si riveleranno altrettanto sole, scoraggiate e spaventate dalla vita quanto lei.

CRITICA

"Citazione delle mie brame qual è la più bella del reame? Se per reame s'intende il sacro feudo delle opere prime, che mai la critica osi profanare. Ecco allora un altro esordio per la cinestate, il 28enne ternano Oreste Crisostomi che il suo film 'Alice' ha pensato, scritto e diretto, insieme, naturalmente, a Woody Allen rievocato dal titolo in poi. Forse per questo il ministero culturale ha sostenuto, e Medusa distribuisce. Fatto sta che 'Alice' (la graziosa Camilla Ferranti) vive sognante in Terniland, tra famiglia grottesca, amori illusori, amici gay, colleghe da sit-com e il grillo parlante Catherine Spaak, fioraia new age. Troverà il suo specchio nel nerd ma simpatico Carlo (Antonio lanniello, bravo). E mentre 'l'indovina chi ti cito' riesuma Kubrick, Moretti (citante Mambo-Mangano), Ozpetek, Almodovar, Fellini... la musica imperversa." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto quotidiano', 24 giugno 2010) "Povero cinemino italiano, sempre più mal ridotto. Anche 'Alice', del giovane Oreste Crisostomi, è di una gracilità preoccupante. E' una commediola sentimentale ambientata a Terni, protagonista la graziosa e spontanea Camilla Ferranti. (...) Peccato per i tanti bravi attori sprecati, da Catherine Spaak a Fioretta Mari, due addirittura, Gianfranco Barra e Gisella Solo, ridotti a caricature." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 25 giugno 2010) "Un primo film che tenta l'analisi totale di una ragazza, con tutti i problemi dell'età: in famiglia, nell'amore, nell'amicizia, nella stima di sé, nella capacità di decidere e di scegliere, nella formazione del carattere. Proposito ambizioso, condotto in prima e in terza persona, sviluppato con qualche vaghezza: l'età della crescita (eventualmente anche della maturità) è un test particolarmente difficile e delicato, affrontarla nella sua globalità può comportare brutti rischi. Ma imprese del genere sono tipiche agli inizi e denotano più slancio generoso che malriposte velleità. La scelta di un'attrice come Catherine Spaak è un segno di conoscenza già avanzata dell'universo cinematografico italiano." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 25 giugno 2010) "Ma perché dovrebbero interessarci le paturnie di un personaggio così insopportabile? Alice ha un amico gay ovviamente patito di moda e una fioraia confidente (Catherine Spaak) che dispensa banalità per pensieri profondi. Riuscirà ad accorgersi di quel collega imbranato che la corteggia goffamente? L'unica inquadratura interessante dell'esordio cinematografico del regista teatrale Crisostomi è un primo piano di Mia Farrow proveniente da 'Alice' di Woody Allen, dvd che la nostra eroina afflitta affitta senza entusiasmo. Quando manca un'idea drammaturgica, cosa arriva per sciogliere un nodo narrativo? Ma un sogno rivelatore, ovviamente. La Ferranti è noiosa e monocorde. Come tutto il film." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 25 giugno 2010)

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