Anno: 1990 Durata: 77 Origine: FRANCIA Colore: B/N
Genere:GROTTESCO
Regia:-
Specifiche tecniche:PANORAMICA
Tratto da:Da un'idea di Yann Piquer
Produzione:MANITOU PRODUCTIONS, C.N.C. E CANAL PLUS
Distribuzione:C.D.I. (1991) - MFD HOME VIDEO, CDI HOME VIDEO, CLEMI VIDEO
Un cieco vaga nel deserto finchè non raggiunge una lunga fila di non vedenti anch'essi con occhiali scuri e bastone bianco. Attendono apparentemente di entrare in un portone dall'aspetto imponente. La sequenza fa da prologo, da intermezzo e da chiusura a dodici episodi: un solitario passeggero notturno del metrò vede con terrore aumentare gradatamente la velocità del convoglio fino al livello di un jet in decollo; una donna vede restringersi inesorabilmente la camera da letto, e sfondando il soffitto viene decapitata da un camion; una vecchina coccola il micio in una sporta per poi sfracellarlo contro il muro e disegnare col sangue del felino un cuore trafitto; un tizio di colore viene "sequestrato" dalla sua Citroen che lo porta alla rottamazione: qui egli vede, prima di finire nella pressa, che anche altri automobilisti subiscono la stessa sorte; un solitario coll'appartamento pieno di piante viene attaccato dalla bottiglia che egli usa per innaffiarle, la rompe contro il muro ma si ritrova "imbottigliato; una coppia di vecchietti diabolici costringe ad un micidiale "percorso di guerra" i potenziali acquirenti della loro casa facendoli perire in modo rocambolesco; un amante "discreto" rimane privo di arti e tronco pur di non rivelare il nascondiglio della donna al gelosissimo marito, che lo mutila ferocemente; un conducente d'ambulanza, chiamato d'urgenza ad un incrocio per un incidente, scopre che quest'ultimo deve ancora avvenire e coinvolge proprio la sua ambulanza; un maniaco tappezza geometricamente le pareti della stanza di mosche mutilate di ali e zampette e trova l'ultimo tassello del suo originale puzzle sulla guancia di una compiacente donnina, che non esita a strozzare; un televisore si trasforma in demoniaca presenza nella vita di una tranquilla coppia, tanto da richiedere l'opera di un esorcista "elettronico"; una telecamera di controllo in un grande edificio assale il custode assumendo le forme di una arachide; un uomo viene preso a pugni in faccia fino a ridurre il suo volto ad una purpurea maschera tumefatta, che riscuote grande successo quando viene esposta in una galleria d'arte moderna. I ciechi, la cui visione ha intervallato tutte le vicende esposte, si tolgono gli occhiali scoppiando in una bella risata, mentre il cieco vero capitato in mezzo a loro si gira intorno spaesato.
""Adrenaline" gioca sul tema del terrore senza mai mettere paura". (Alessandra Levantesi, La Stampa, 9/11/91) ""Adrenaline" non ci pare un così riuscito esperimento nè creativo nè produttivo". (Fabio Bo, Il Messaggero, 13/12/91) "In "Adrenaline" ci sono la ricerca formale e lo stile classico, la sperimentazione narrativa e la provocazione visiva, la folgorazione figurativa e l'invenzione grottesca, lo scenario futuristico e il paradosso surreale". (Alberto Castellano, Il Mattino, 17/12/91)
Incasso in euro