SCHEDA FILM

Addio per sempre!

Anno: 1957 Durata: 90 Origine: ITALIA Colore: B/N

Genere:DRAMMATICO

Regia:-

Specifiche tecniche:TOTALVISION

Tratto da:-

Produzione:AMOROSO ROBERTO PER SUD FILM

Distribuzione:SUD FILM

TRAMA

A Napoli nel 1939, Salvatore Improta scopre la moglie Lucia in compagnia dell'amante, ed uccide quest'ultimo. Per sottrarsi alla galera Salvatore fugge in America, affidando alla nonna materna i due figlioletti, Tina e Peppino. La vigilia di Natale giunge una lettera dal fuggiasco che ha trovato lavoro e manda un po' di denaro: la notte stessa un bombardamento distrugge il quartiere del Fiorentini dove abitano gli Improta, ed uccide gran numero di cittadini. Diciott'anni più tardi Salvatore torna a Napoli: egli si nasconde sotto un nome fittizio, ha ottenuto la cittadinanza americana ed è direttore generale di una grande ditta americana, che ha filiali anche a Napoli. L'accompagna l'amico Mike, che lo ha aiutato all'inizio ed ora gli fa da segretario. I due amici vanno una sera al Mokambo, dove una cantante, che ha nome Tina, canta una canzone intitolata "Addio per sempre"; le parole della canzone sono di Salvatore. Questi scopre che Tina è la sua figliola, ma, per paura della condanna che pende sul suo capo, non si dà a conoscere. Tina gli racconta che vorrebbe fidanzarsi a un certo Bruno, figlio di un ex colonnello: ma quest'ultimo è contrario al fidanzamento, perché non vuole avere per nuora una cantante di Tabarin e perché Bruno è disoccupato. Salvatore fa subito assumere Bruno, come impiegato, presso la propria ditta e il giovane fa buona prova. Tina allora rifiuta di partire in tournée per l'Oriente, come vorrebbero i suoi impresari, ma questi ricattano lei e Salvatore, del quale ella conosce ormai l'identità. Per non danneggiare il babbo, Tina si sottomette al volere degli impresari e accetta l'ingaggio. Salvatore e Bruno giungono appena in tempo ad impedire la sua partenza: ha luogo una sparatoria, nella quale Salvatore resta ferito e viene successivamente arrestato. Il padre di Bruno rendendosi conto del generoso comportamento di Salvatore, da il suo consenso al matrimonio. Salvatore ha espiato la sua colpa con lunghi anni di sofferenza e di lotta, e la sua successiva condotta lo ha riabilitato; tutti sperano quindi che una amnistia lo liberi dalle conseguenze del delitto di cui si è macchiato molti anni prima.

CRITICA

"La vicenda fa appello al facile sentimentalismo delle platee popolari, la realizzazione è poco più che mediocre". (Segnalazioni Cinematografiche).

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