SCHEDA FILM

A vendre - In vendita

Anno: 1998 Durata: 117 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Laetitia Masson

Specifiche tecniche:SCOPE/A COLORI

Tratto da:-

Produzione:CLP, STUDIO CANAL + CINEMA IN COLLABORAZIONE CON SOFICA IMAGES E CON LA PARTECIPAZIONE DI CANAL +, LA SEPT ART, CENTRE NATIONAL DE LA CINEMATOGRAFIE

Distribuzione:AB FILM DISTRIBUTORS S.A.S. (1999)

ATTORI

Sergio Castellitto nel ruolo di Luigi Primo
Jean-François Stévenin nel ruolo di Pierre Lindien
Sandrine Kiberlain nel ruolo di France Robert
Chiara Mastroianni nel ruolo di Mireille
Aurore Clément nel ruolo di Alice Lindien
Caroline Baehr nel ruolo di Marie-Pierre
Didier Flamand nel ruolo di Paul
Eric Houzelot nel ruolo di Sacerdote del matrimonio
Marie Pailhes nel ruolo di Gabrielle
Mireille Perrier nel ruolo di Ex moglie di Luigi
Roschdy Zem nel ruolo di Impiegato di banca
Samuel Le Bihan nel ruolo di Eric Pacard
 

SOGGETTO

Masson, Laetitia
 

SCENEGGIATORE

Masson, Laetitia
 

MUSICHE

, Siegfried
 
 

SCENOGRAFIA

de Moléron, Arnaud

TRAMA

Lindien, marsigliese dal carattere difficile, sta per sposarsi e c'è molta gente davanti alla chiesa. Ma il matrimonio all'ultimo momento non si fa più. La promessa sposa, France Robert, è scappata con una borsa contenente cinquecentomila franchi. Lindien la vuole ritrovare, anche se di lei sa pochissimo: nata in Champagne, orfana, con la passione per la corsa. Queste poche notizie le riferisce all'amico Primo, l'investigatore incaricato di ritrovarla. Sposato e divorziato, senza figli, radiato dall'albo degli avvocati, Primo si mette con pazienza sulle tracce della ragazza. La prima sorpresa arriva quando rintraccia i genitori, entrambi viventi; poi interroga alcune persone che l'hanno conosciuta e quindi riesce a ricostruire l'itinerario compiuto da France dal paesino natale a Roissy, vicino a Parigi e poi a Marsiglia. France non ha mai avuto una residenza fissa, ha vissuto insieme ad occasionali conoscenze, ha cambiato molti lavori: ha fatto la donna di servizio presso famiglie (e in una di queste è diventata l'amante del marito), è stata venditrice porta a porta di una ditta di arredamento. Una notte, mentre era sola, è stata vista e avvicinata da Lindien, che l'ha ospitata a casa propria (dove vive con la sorella), l'ha invitata a rimanere, infine le ha chiesto di sposarla. Ormai Primo è sulla pista giusta: trova France che si prostituisce nei pressi di un locale notturno, spinta da Mireille, conosciuta da poco. Si incontrano, ma Primo non rivela niente e rinuncia a fermarla. France vola in America. A New York entra in contatto con alcuni pittori, ma poi si ritrova senza casa e senza soldi. Allora telefona a Primo, che nel frattempo si è sbarazzato dei cinquecentomila dollari. Primo le dice che l'aspetta.

CRITICA

"La storia è composta a puzzle, come un film-inchiesta: a poco a poco scopriamo perché France è volata via; poi capiamo perché il detective italiano non ha più voglia di mangiare. Secondo film - il primo, 'En avoir (ou pas)', venne premiato nel'95 con un César quale migliore opera prima - per la coppia nuova del cinema francese, Masson & Kiberlaine, già ai nastri di partenza per il terzo, nel quale comparirà anche Johnny Halliday. A proposito: le musiche originali sono di Siegfried, divenuto poi regista 'Louise (Take 2)'". (Aldo Fittante, 'Film Tv', 18 maggio 1999) "Corre France, mentre Primo la insegue in un road-movie intimista, fitto di ostacoli. Gli spostamenti continui trasmettono la sensazione di un mondo instabile, dove è impossibile trovare un punto di stabilità. Sandrine Kiberlain è una protagonista luminosa. Sergio Castellitto, investigatore ipocondriaco, gioca tutto di sottrazione e lo fa con grande talento. Nota di merito per Chiara Mastroianni che fa una prostituta". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 25 aprile 1999) "Parte bene 'A vendre', e per una buona metà Laetitia Masson azzecca il tono tra il poliziesco e l'esistenziale, facendo del film un elogio della fuga (France ama correre); ma poi le cose precipitano, il detective sbarella e la storia finisce un po' a coda di pesce. Peccato, perché la cineasta francese ha talento da vendere nell'evocare certe misteriose atmosfere di provincia, in bilico tra perbenismo e perversione. Il nostro Castellitto, che fu molto applaudito al festival, sfodera una bella grinta dolente/crepuscolare intonata al personaggio, Chiara Mastroianni si fa apprezzare nei panni inediti di una giovane prostituta, mentre la protagonista Sandrine Kiberlain, faccia irregolare e corpo da gazzella, si conferma attrice dotata di notevole sensualità. E temperamento". (Michele Anselmi, 'l'Unità', 18 aprile 1999) "Laetizia Masson si mette agevolmente - ma cinematograficamente è inedito - dentro due punti di vista, quello di lui (Sergio Castellitto, lento come un masochista) e quello di lei (Sandrine Kiberlaine, veloce come una sadica, piccola bionda minuta ma ha dentro la furia di una centometrista polacca). E scopre il mondo, come sa fare il cinema perverso". (Roberto Silvestri, 'il Manifesto', 7 maggio 1999) "Film bello e originale questo secondo lungometraggio diretto da Laetitia Masson. L'idea è quella di disegnare il ritratto di una donna attraverso lo sguardo di un uomo e il ritratto di un uomo che si ritrova cercando una donna. Lui è Sergio Castellitto, investigatore privato in crisi, lasciato dalla moglie, che accetta l'incarico dell'amico abbandonato il giorno delle nozze. Lei è Sandrine Kiberlaine, una ragazza in fuga dalle sue origini, dal suo destino, da se stessa e dagli altri. Alla fine i due si ritroveranno in un finale a sorpresa. Girato e fotografato benissimo, sostenuto da un ottima sceneggiatura, il film ha le cadenze di un giallo e si muove come un film-inchiesta". (Pietro Calderoni, 'Ciak', 1 giugno 1999)

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