Anno: 2014 Durata: 83 Origine: GERMANIA Colore: C
Genere:THRILLER
Regia:Syllas Tzoumerkas
Specifiche tecniche:DCP
Tratto da:-
Produzione:HOMEMADE FILMS, UNAFILM, MOVIMENTO FILM, PRPL, BASTIDE FILMS, GREEK FILM CENTER, NEDERLANDS FILM FONDS, FILM- UND MEDIENSTIFTUNG NRW, FILMFÖRDERUNG HAMBURG SCHLESWIG-HOLSTEIN, PAN ENTERTAINMENT, GRAAL S.A., MARNI FILMS, MAMOKO ENTERTAINMENT, PROSENGHISI
Distribuzione:MICROCINEMA (2015)
Aggeliki Papoulia | nel ruolo di | Maria |
Vassilis Doganis | nel ruolo di | Yannis |
Maria Filini | nel ruolo di | Gogo |
Themis Bazaka | nel ruolo di | Madre |
Giorgos Biniaris | nel ruolo di | Padre |
Makis Papadimitriou | nel ruolo di | Costas |
Eleni Karagiorgi | nel ruolo di | Niki |
Christoph Berlet | nel ruolo di | Joy |
Nikolas Piperas | nel ruolo di | Christos |
Vassia Bakakou | nel ruolo di | Katia |
Maria è in fuga sull'autostrada a bordo del suo SUV. Fino a ieri la donna era una madre, una figlia e una moglie modello. Oggi non è più così. Maria è determinata a fuggire da tutto quello che le era più caro. Attraverso immagini del suo presente e del suo passato scopriamo la storia non solo della donna, ma anche quella della Grecia contemporanea.
"Disorientamento, sbando, violenza: sono le parole chiave per descrivere 'A Blast' di Syllas Tzoumerkas; e la cosa più amara del suo film è che, nella storia di una famiglia, si proietta chiaramente la condizione odierna del popolo greco. (...) Tutti i rapporti sono improntati alla menzogna e alla prevaricazione, la violenza - verbale, psicologica, fisica - è pane quotidiano (...). La crisi della Grecia, Paese sull'orlo della disperazione, entra nel privato di Maria attraverso i debiti, la burocrazia, i notiziari, un parente che si dichiara orgogliosamente fascista in quanto 'nuovo povero'." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 27 agosto 2015) "Al secondo film, Syllas Tzoumerkas firma un racconto che procede avanti e indietro nel tempo sui nervosi balzi emotivi della sua protagonista: un'aggressiva, vitalistica Aggeliki Papoulia alla ricerca di una via di uscita da una situazione economica insostenibile. (...) Tzoumerkas indulge nella frammentazione, nelle scene di urla e di sfogo sessuale, ma il film ha una sua energia nel trasmettere la tragedia di un Paese che non sa come e quando ritroverà equilibrio." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 27 agosto 2015) "Povera Grecia. La crisi contagia anche il cinema. Lo dimostra questo barboso dramma familiare." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 27 agosto 2015)
Incasso in euro