Anno: 2016 Durata: 74 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Ivan Silvestrini
Specifiche tecniche:2K
Tratto da:-
Produzione:ALESSANDRA GRILLI, SERENA SOSTEGNI, GIANDOMENICO CIARAMELLA, ALICE BUTTAFAVA PER CONTRORA FILM, IN CO-PRODUZIONE CON JANDO MUSIC AND MOUNTFLUOR FILMS, IN COLLABORAZIONE CON RAI CINEMA
Distribuzione:BOLERO FILM (2017)
Matilde Gioli | nel ruolo di | Lei |
Matteo Martari | nel ruolo di | Lui |
Giulio Beranek | nel ruolo di | Ex di lei |
Roma. Durante una serata in una discoteca, due giovani sconosciuti si attraggono. Convinti di stare per vivere l'avventura di una notte, salgono in macchina per andare verso casa di uno dei due. Tuttavia, il traffico del sabato sera li costringe ad attardarsi in macchina e, inaspettatamente, la conversazione si amplia passando dalla diffidenza, alla provocazione sino a far cadere le maschere di entrambi. L'intimità raggiunta costringerà i due giovani a cambiare i loro programmi...
"Il regista Ivan Silvestrini usa l'ossimoro 'cruda delicatezza' per dare l'idea delle sue intenzioni nel riscrivere con Antonio Manca, Antonella Lattanzi e Marco Danieli il soggetto di un film israeliano. Il tempo del film (breve) è lo stesso dell'incontro notturno tra un ragazzo e una ragazza nella Roma della movida periferica alla moda (onnipresente Pigneto). (...) Finale a sorpresa. Il filo esile potenzia la sfida drammaturgica. Matilde Gioli, già efficacemente ma ripetitivamente impiegata come ragazza milanese viziata e antipatica, ha modo di esprimersi più compiutamente." (Paolo D'Agostini, 'La Repubblica', 25 maggio 2017) "(...) una sceneggiatura instabile, infine incapace di tenere testa alla sfida dell'idea (due personaggi, uno spazio unico, un mondo), cerca di lasciare tracce di una sorta di fenomenologia del maschile e del femminile negli young-adult italiani di oggi. Sulle spalle della Gioli e Martari, lei più di lui impegnata a risolvere con fisicità, fotogenia e tempi le cadute dello script, gravano i problemi, non di regia, in fondo studiata, ma di drammaturgia, tra sproporzioni, inverosimiglianze, luoghi comuni. Per dire: non è colpa degli attori! Produzione a basso budget ben congegnata, dal regista di 'Come non detto'." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 25 maggio 2017) "Pretesto ridicolo (...) per raccontare, tra gli altri, lo scambio di ruoli in amore. Un film così avrebbe bisogno di dialoghi potenti, che qua, invece, scarseggiano come i posti auto." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale', 25 maggio 2017)
Incasso in euro