NEWS a cura di Cinematografo.it

Giorgio Pasotti

19 ottobre 2014

Pasotti: Io, Arlecchino

Al Wired Next Cinema del Festival di Roma l'esordio da regista dell'attore: "E' come il primo giorno di scuola"

"È come il primo giorno di scuola", queste le parole di Giorgio Pasotti per descrivere la sua prima esperienza da regista per il film Io, Arlecchino. Una regia condivisa con Matteo Bini. Il film è stato presentato ufficialmente ieri sera, sabato 18 ottobre 2014, in occasione del Wired Next Cinema, sezione del Festival Internazionale del Film di Roma, presso il Maxxi. Una sfida accettata da Nicola Salvi ed Elisabetta Sola, AD di Officina della Comunicazione, insieme a Rai Cinema.Peculiare anche il soggetto prescelto per questo film, protagonista, infatti, è una maschera della commedia dell'arte, Arlecchino, interpretato dallo stesso Pasotti. Si potrebbe affermare che anche per il personaggio vestito di pezze a colori è il primo giorno di scuola, in quanto, non ci sono precedenti pellicole a lui dedicate. Nonostante la sua notorietà e anzianità, avendo la stessa età di Amleto, a differenza del collega inglese non è mai stato protagonista di un film.Come si è già detto il racconto ha scelto come banco di prova il Wired Next Cinema, sezione del Festival che ha per oggetto forme e formati particolari, in questo senso sembra che il film di Pasotti sia troppo tradizionale rispetto agli altri, eppure nella sua "tradizionalità" cela proprio la sua particolarità. Infatti, scegliere oggi di raccontare una storia attraverso il linguaggio teatrale, può apparire come un tornare indietro, ma si rivela piuttosto un modo per ripotare in auge la tradizione "Italia", una patria ricca di storia, in quanto, una strada valida per uscire dal periodo di stallo del cinema italiano può essere proprio questa: avvalersi delle ricchezze della nostra storia. "Bisogna recuperare la ricchezza italiana – sottolinea Pasotti – per riproporla. Se gli americano avessero avuto la nostra ricchezza farebbero film per mille anni".La sfida appare proprio vinta, sentendo i lunghi applausi di una platea che ha percepito il pathos del film, che ne ha condiviso le emozioni sino alla fine. Una storia semplice, come confermato da Pasotti, che raccontando il rapporto padre-figlio, riesce però a mostrare come si può ritrovare la propria identità, paradossalmente attraverso una maschera. Temi dei nostri tempi, che però trovano sfondo in un paesino che sembra essere fuori dal tempo, immerso nella natura delle colline bergamasche. Un panorama da favola, in cui il protagonista affronta i suoi dubbi alla ricerca di se stesso, affrontando la dicotomia di due palchi: quello televisivo, (in quanto conduttore di un programma) e quello del teatro (in cui il padre ama esibirsi).I produttori Elisabetta Sola e Nicola Salvi hanno infatti sottolineato quanto sia stato "importante il lavoro fatto sul territorio, creando una sinergia con gli abitanti del posto. Sono stati recuperati alcuni elementi del territorio, che in una dimensione favolistica hanno raccontato una verità universale. Risulta così cruciale il rapporto tra prodotto cinematografico e prodotto territoriale".

Trova Cinema

Box office
dal 21 al 24 maggio

Incasso in euro

  1. 1. Gli anni più belli  1.196.456
    Gli anni più belli

    Quattro ragazzi, cresciuti nel centro di Roma ma con estrazioni sociali diverse, vedranno le loro vite evolvere in maniere e direzioni anche sorprendenti, tra delusioni e riscatti....

  2. 2. Bad Boys for Life  882.185
  3. 3. Il richiamo della foresta  680.273
  4. 4. Parasite  605.719
  5. 5. Sonic. Il film  499.216
  6. 6. Odio l'estate  264.761
  7. 7. Cattive acque  263.009
  8. 8. La mia banda suona il pop  240.521
  9. 9. Dolittle  123.234
  10. 10. Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)  121.947

Tutta la classifica