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31 agosto 2014

La distribuzione del futuro

Digitale e multiprogrammazione, ecco le sfide. In un incontro promosso da Microcinema alla Mostra

Questa mattina, nello Spazio Incontri dell'Hotel Excelsior del Lido di Venezia, si è discusso del futuro e delle sfide della distribuzione cinematografica nell'incontro annualmente promosso da Microcinema. Quest'anno il titolo dell'evento è stato "Cinema. passato, presente, futuro. di che tempo sei? Dal 70mm imponente e avvolgente di 2001: Odissea nello Spazio al nuovo e spettacolare IMAX di Transformers 4. La fine di un vero cinema o il futuro di un nuovo cinema?". Alla questione hanno tentato di rispondere gli ospiti Lionello Cerri (Presidente ANEC), Francesca Cima (Indigo Film - Presidente dei Produttori Italiani), Giovanni Dolci (Vicepresidente IMAX), Luigi Lonigro (Direttore Divisione 01 - Rai Cinema, Vice Presidente Distributori) e Andrea Occhipinti (Presidente Lucky Red - Presidente Coordinatore dei Distributori Cinematografici Italiani). Il discorso introduttivo è stato tenuto dal padrone di casa, l'Amministratore Delegato di Microcinema Roberto Bassano, che per l'occasione ha presentato al pubblico il settimo volume della collana I Quaderni di Microcinema dal titolo Memoria e Gloria: "Cento anni fa, con l'avvento della prima guerra mondiale, il cinema entrava prepotentemente nella quotidianità contemporanea, e non solo per ragioni propagandistiche. Oggi noi di Microcinema siamo lieti di dare spazio al lavoro di tutti gli operatori del settore della distribuzione cinematografica in un incontro che è ormai diventato un appuntamento annuale". Silvana Molino di Microcinema è andata subito al cuore della questione: "Quentin Tarantino ha recentemente dichiarato che con il digitale il cinema è morto. Si tratta solo di una provocazione o è una questione seria?"."Tarantino fa provocazioni con cui io non mi trovo d'accordo - è stata la risposta di Francesca Cima -. Noi produttori ci confrontiamo con il digitale da più di trent'anni. Il digitale aiuta soprattutto in fase di post-produzione. Il vero problema del futuro è quello di salvaguardare i consumi in sala e di potenziare allo stesso tempo il consumo del digitale". Giovanni Dolci ha specificato che non si tratta di un problema di libertà artistica: "Il cinema è vivo e vegeto. IMAX supporta sia le produzioni in digitale che quelle in pellicola 70mm. Per fare un esempio, Transformers 4 di Michael Bay è stato girato in digitale, mentre Interstellar di Christopher Nolan è stato realizzato in pellicola 70mm. "I vantaggi del digitale per l'industria sono indiscutibili - è stato il commento di Luigi Lonigro -. Abbiamo lavorato fianco a fianco, esercenti e distributori, per portare a compimento la digitalizzazione delle sale italiane: ora serve la multiprogrammazione, per una vera rinascita del cinema in Italia". "Purtroppo, se si escludono alcuni tentativi dei multiplex, una vera multiprogrammazione non esiste ancora. Siamo stufi di sentirci dire che non ci sono abbastanza sale e che quelle che esistono sono obsolete", ha polemizzato Cerri. "Ma prima la multiprogrammazione era fisicamente impossibile", replica Andrea Occhipinti, per il quale l'innovazione del digitale ha portato indiscutibili vantaggi. "La smaterializzazione dei supporti, la flessibilità, la durata della qualità del film nel tempo - ha dichiarato - sono solo alcuni degli innumerevoli vantaggi apportati dalla rivoluzione digitale al mondo della distribuzione cinematografica".  

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