NEWS a cura di Cinematografo.it

Il giovane favoloso

24 luglio 2014

Venezia 71, i film in concorso

Che gara alla Mostra! Martone, Munzi e Costanzo per l’Italia, francesi agguerritissimi, americani in maggioranza. E attenzione agli outsider

Venezia 71 parla francese. Sono ben quattro i film transalpini selezionati per il concorso: il melodramma Tre cuori di Benoit Jacquot (con Benoit Polvoorde, Charlotte Gainsbourg, Catherine Deneuve, Chiara Mastroianni), la commedia nera La rançon de la gloire di Xavier Beauvois (con Peter Coyote, Nadine Labaki, Chiara Mastroianni), il romanzo di formazione Le dernier coup de marteau di Alix Delaporte (con Clotilde Hesme, Candela Peña, Grégory Gadebois) e Loin des hommes di David Oelhoffen, ambientato negli anni della guerra franco-algerina, con Viggo Mortensen nei panni di un insegnante di un piccolo villaggio del paese africano che stringe amicizia con un dissidente. Cinque gli americani: a Birdman di Alejandro González Iñárritu, film di apertura della Mostra, si aggiungono Pasolini di Abel Ferrara (con Willem Dafoe nei panni del regista e scrittore friulano); 99 Homes di Ramin Bahrani, dramma sulla crisi finanziaria con Andrew Garfield, Laura Dern e Michael Shannon; The Good Kill di Andrew Niccol, con Ethan Hawke pilota di droni tormentato; e Manglehorn di Davig Gordon Green, che torna in gara a Venezia un anno dopo Joe,  con una commedia umana incentrata su un ex criminale che prova a redimersi. Protagonista assoluto: Al Pacino. Confermate le indiscrezioni della vigilia sugli italiani in competizioni. Sono tre e rispondono al nome di Mario Martone (Il giovane favoloso, biopic su Giacomo Leopardi con Elio Germano interprete principale), Francesco Munzi (Anime nere, vicenda di fratelli e di mafia ambientata in Aspromonte) e Saverio Costanzo (Hungry Hearts, tratto da Il bambino indaco dello scrittore padovano Marco Franzoso e girato in America, con Adam Driver e Alba Rohrwacher protagonisti).In gara a Venezia 71 ci saranno anche il nuovo film di Fatih Akin, The Cut, con Tahar Rahim che interpreta un padre alla ricerca delle sue due figlie sullo sfondo del genocidio armeno; A Pigeon Sat On A Branch Reflecting On Existence, il nuovo lavoro dello svedese Roy Andersson, Postman's White Nights del cineasta russo Andrej Končalovskij e il war-movie di Shinya Tsukamoto Fires on the Plain. Per il Leone d'Oro gareggerà anche il documentarista danese Joshua Oppenheimer, già candidato all'Oscar 2014 con lo sconvolgente The Act of Killing: a Venezia Oppenheimer continuerà a raccontare l'orrore del genocidio indonesiano con The Look of Silence. Completano la selezione ufficiale il cinese Red Amnesia di Wang Xiaoshuai, l'iraniano Tales di Rakhshan Bani-Etemad e il turco Sivas di Kaan Mujdeci. 

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