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War Horse

17 febbraio 2012

Weekend al cinema

Spielberg in sala a cavallo (War Horse), Clooney vede il Paradiso amaro, Niccol è giusto In Time. Ma ora parliamo di Kevin...

Weekend da Oscar. Arrivano in sala due dei contendenti all'ambita statuetta come miglior film: War Horse di Steven Spielberg (nominato anche per fotografia, scenografia, colonna sonora, montaggio e missaggio sonoro) e Paradiso amaro di Alexander Payne (in lizza anche per regia, attore protagonista, ovvero George Clooney, sceneggiatira non originale e montaggio). Drammi ambedue ed entrambi tratti da opere letterarie: War Horse dall'omonimo romanzo di Michael Morpurgo, Paradiso amaro da Eredi di un mondo sbagliato di Kaui Hart Hemmings. Per il resto sono due film diversissimi. Spielberg si cimenta nuovamente con la tragedia della guerra (dopo L'impero del sole, Salvate il soldato Ryan e Schindler's List), posizionando la sua macchina da presa davanti al primo conflitto mondiale, raccontata attraverso l'amicizia tra un cavallo chiamato Joey e il giovane Albert. Sullo sfondo, i paesaggi rurali dell'Inghilterra. Il forte legame esistente tra il cavallo e il suo addestratore viene improvvisamente messo in crisi quando, ai due, viene imposto di separarsi. Inizia così l'epico viaggio di Joey attraverso scenari di guerra. Durante questo difficile ed avventuroso percorso, il cavallo lascerà un segno indelebile nella vita delle persone che incontrerà sul suo cammino: la cavalleria britannica, i soldati tedeschi, un contadino francese e sua nipote. Diverso il tema affrontato da Payne, cantore del privato, esperto di guerre interiori, conflitti psicologici (ricordate il precenente, Sideways?). Al centro di Paradiso amaro l'avvocato Matt King (Clooney, già vincitore di un Golden Globe per questa interpretazione), discendente di un'antica famiglia hawaiana e proprietario insieme ai cugini delle ultime terre vergini dell'arcipelago. La sua vita viene completamente stravolta quando la moglie entra in coma irreversibile, dopo un incidente nautico. Il drammatico evento porterà alla luce che la donna aveva un amante e Matt, un tempo marito e padre indifferente, deciderà di andare alla sua ricerca insieme alle due figlie. Il viaggio sarà occasione per lui di ridefinire il rapporto con l'adolescente ribelle Alex e la piccola e vivacissima Scottie, ma allo stesso tempo lo aiuterà a prendere anche importanti decisioni sugli affari di famiglia.Si consuma dentro le quattro pareti di casa anche il dramma di E ora parliamo di Kevin di Lynne Ramsay che, adattando il romanzo di Lionel Shriver, sembra prendere spunto dai tragici fatti della Columbine per raccontare di un adolescente, Kevin, che due giorni prima del suo sedicesimo compleanno, fa una strage nella scuola superiore che frequenta. La madre Eva, trafitta dal dolore, comincia a chiedersi quali siano le sue responsabilità fino ad affrontare il vero tabù: ha mai amato suo figlio? Nel cast Tilda Swinton (Oscar europeo per questo ruolo), John C. Reilly e l'inquietante Ezra Miller. Il film era stato presentato in concorso all'ultimo Festival di Cannes.Dai problemi morali posti da E ora parliamo di Kevin agli interrogativi politici e filosofici che attraversano In Time, nuova sci-fi firmata Andrew Niccol, non nuovo peraltro all'utilizzo della fantascienza come cornice speculativa (Gattaca era suo). Il protagonista, Will Salas (Justin Timberlake), vive in una società in cui il tempo è diventato letteralmente denaro: infatti, acquistando un certo numero di anni si può prolungare la propria esistenza fissata a soli 25 anni di vita. Questo sistema ovviamente favorisce i più benestanti, mentre ai poveri non resta che mendicare, prendere in prestito o rubare minuti preziosi per riuscire a sopravvenire un giorno in più. Per questo, quando Will riceve in dono da un ricco - che ha deciso di suicidarsi - più di un secolo di vita, vorrebbe condividerlo con sua madre Rachel e tutti coloro che vivono come lui a Dayton, il ghetto povero della città. Il prezioso dono, però, trasformerà Will in un fuggiasco braccato dalla polizia per sospetto di furto e omicidio, deciso a sovvertire l'ordine della società in cui vive.Si cambia decisamente genere con Jack e Jill, una commedia che non le manda a dire (leggi anche: greve), in cui l'esistenza di un pubblicitario di successo e della sua famiglia viene sconvolta dall'annuale visita per il Giorno del Ringraziamento della sorella gemella. Nel cast Adam Sandler e Katie Holmes, Cameo di Al Pacino nella parte di stesso.Spazio in sala anche per l'horror con ATM - Trappola mortale, in cui la sosta-prelievo a un bancomat di tre ragazzi si trasforma in una disperata lotta per la sopravvivenza per l'attacco di uno sconosciuto psicopatico.

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