NEWS a cura di Cinematografo.it

<i>El campo</i>

03 settembre 2011

El campo italo-argentino

"Senza il Luce questo film non ci sarebbe", dice Hernan Belon. Alla SIC, con uno scontro d'autore tra metropoli e ruralità

Due italiani e mezzo in concorso alla Settimana Internazionale della Critica. Tra le proposte nazionali infatti, al fianco di La-Bas di Guido LombardiMissione di pace di Francesco Lagi, un'inedita co-produzione tra Italia e Argentina: El campo di Hernan Belon.La pellicola, prima nel suo genere, crea un ponte tra l'Istituto Luce e la nascente cinematografia argentina e tra due popoli storicamente legati. Non a caso anche il regista sudamericano ci tiene a sottolineare: "Sembrerà una coincidenza ma la mia famiglia è di origini italiane. Poter lavorare con questo splendido paese, cui mi sento di appartenere, è stato stupendo e probabilmente senza il loro aiuto non avrei mai visto realizzata la mia idea."Un'idea che cerca il confronto tra luoghi e dimensione opposte. La routine metropolitana da cui provengono Santiago, Elisa e la loro piccola Matilde si scontra con una quotidianità rurale affascinante ed ostile allo stesso tempo. "C'è  chi come Santiago affronta i cambiamenti con ottimismo ed entusiasmo. Chi invece si rinchiude nel suo guscio lasciando che la paura abbia il sopravvento, come succede a Elisa", commenta l'autore."Credo sia nei momenti di difficoltà che le persone si svelano per quello che sono. Sono personaggi così che voglio nei miei film, personaggi che rispecchino la realtà" conclude, evocando l'inclinazione documentaristica che ha caratterizzato  la sua ricca produzione passata.Eppure Belon è in fermento. Con El campo vuole mettersi in discussione ed esordire nel mondo della fiction, con una pellicola autoriale, per questo ne firma la regia e la sceneggiatura: "Questo film sintetizza il mio lavoro di ricerca sull'uomo e i meccanismi che regolano i suoi comportamenti. Il mio interesse si è concentrato sulle reazioni che si risvegliano negli individui prelevati dalla realtà a cui sono abituati e proiettati in contesti estranei".Questa la strada che il maturo cineasta svela: "Il mio prossimo film parlerà dell' Argentina, della grave crisi economica che l'ha colpita e di come la mia gente si sia trovata improvvisamente catapultata in un'altra vita".

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