NEWS a cura di Cinematografo.it
29 aprile 2011
L'Oriente che ride
Al Far East di Udine da domani retrospettiva sulla commedia panasiatica. Con Michael Hui (il Jerry Lewis d'Asia) e il più antico film cinese conservato, un corto del 1922
Inaugura stasera la XIII edizione del Far East Film Festival di Udine, che da domani, sabato 30 aprile, si arricchisce con le due retrospettive: "L'Asia ride!" dedicata alla commedia panasiatica con un excursus nel genere comico che parte all'epoca del muto e arriva ai giorni nostri per scoprire come ridevano e come ridono oggi gli asiatici; e "Pink Wink - A Tribute to Asakura Daisuke" che proporrà un viaggio alla scoperta del genere pink eiga (soft core tutto nipponico) di cui il leggendario produttore - all'anagrafe Lady Sato Keiko - a partire dagli anni '60 ne è stato pioniere e audace sperimentatore incoraggiando alcuni autori oggi da Oscar, basti pensare a Takita Yojiro, regista di Departures (Oscar Miglior Film Straniero 2009).Due percorsi d'eccezione che porteranno a Udine anche ospiti ed eventi straordinari, come il più antico film cinese conservato, un cortometraggio muto del 1922 per la retrospettiva "L'Asia Ride!", che avrà inoltre come testimonial il popolarissimo regista e attore Michael Hui (il Jerry Lewis d'Asia), ospite a Udine dove riceverà il Premio Gelso d'Oro alla Carriera.La rassegna, un lavoro che ha impegnato il curatore Roger Garcia (direttore del Hong Kong International Film Festival) per 5 anni, proporrà pellicole malesiane, filippine, taiwanesi e coreane insieme ad un tributo allo storico regista nipponico Segawa Masaharu.Sempre dal Giappone arriva Asakura Daisuke, straordinaria donna che negli anni '60 si è guadagnata un prestigio leggendario non solo nel mondo degli affari legato ad un ambiente totalmente maschile, quello della produzione erotica, ma che ha saputo anche creare prodotti all'interno del genere "Pink" che hanno segnato la storia cinematografica del Giappone. Tra gli autori proposti: Zeze Takahisa, Takita Yojiro, Watanabe Mamoru, Sakamoto Rei e Imaoka Shinji di cui verrà presentato in anteprima europea il recentissimo Underwater Love, unico esempio di Pink in versione musical.La nove giorni del Festival udinese prosegue con la proposta dei più importanti successi commerciali di Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Thailandia, Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Vietnam, Taiwan e, new entry, Mongolia (vedi la black comedy Operation Tatar di Baatar BAT-ULZII), con una World Premiere, 15 anteprime internazionali, 18 europee e 14 anteprime italiane tra cui l'ultimo film di Zhang Yimou Under the Hawthorn Tree, il kolossal cinese Aftershock di Feng Xiaogang sul terribile terremoto del ‘76, Don't go Breaking My Heart, l'ultimo film di Johnnie To (in giuria a Cannes…), che inoltre affida a Udine Punished di Law Wing-cheong in anteprima internazionale, prodotto dalla sua Milky Way, in chiusura il 7 maggio.Dal Giappone: Confessions di Nakashima Tetsuya entrato nelle nomination per l'Oscar al film straniero, Paranormal Activity 2: Tokyo Night di Nagae Toshikazu, remake nipponico del popolarissimo film di Oren Peli.Dalla Corea del Sud: Night Fishing di Park Chan-wook, thriller di 33' interamente girato con l'iPhone dal mitico regista di Old Boy e Lady Vendetta, in apertura di festival e poi in replica il 1 maggio. A chiudere la sera del 7 maggio sarà (insieme al già citato Punished) What Women Want, diretto dal regista cinese Chen Daming, remake del film di Nancy Meyers con Mel Gibson e Helen Hunt, dove la protagonista è una meravigliosa Gong Li nel suo primo ruolo brillante.
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