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18 aprile 2011

Emidio Greco dà sue Notizie

"L'ho letto nel '64, il film è arrivato 47 anni dopo", dice il regista. Con Ambra e Battiston, per l'adattamento da Lucentini

"L'ho letto nel '64, e ho scritto subito la sceneggiatura per il concorso del Centro Sperimentale: il film è arrivato 47 anni dopo". Così il regista Emidio Greco presenta Notizie degli scavi, che dopo il passaggio fuori concorso alla Mostra di Venezia 2010 arriva nelle nostre sale in 30 copie con Movimento Film il 29 aprile. Il libro, anzi il racconto, è quello omonimo di Franco Lucentini, con protagonista il Professore, un giovane disadattato che lavora quale tuttofare in una pensione equivoca: a cambiarne la vita condotta ai margini saranno gli scavi di Villa Adriana e l'incontro con la Marchesa, giovane prostituta con cui nasce la tenerezza. Il Professore è interpretato da Giovanni Battiston, la Marchesa è Ambra Angiolini, da segnalare anche la presenza di Iaia Forte nei panni della Signora della pensione ("Una maitresse di memoria letteraria: oggi il cinema è così conformista, viceversa, Emidio è serio, folle e appassionato"), mentre la colonna sonora firmata da Luis Bacalov conta pure un pezzo scritto con Greco e cantato da Ornella Vanoni, Notizie degli scavi – dice il regista – "è il mio ultimo film e insieme la mia opera prima, con Battiston e Ambra magnifici: ci siamo innamorati sul set"."Dopo tanti non protagonisti – scherza Battiston – qui sono anche troppo protagonista, espressione di un linguaggio costruito da Lucentini: ringrazio Emidio di aver aspettato 47 anni", mentre Ambra su Greco aggiunge: "Io li cerco sempre gli autori, sono loro a cercare poco me. La sceneggiatura è molto complessa, ma sul set ho trovato quella sicurezza che mi aspettavo: Giuseppe era il Professore al di là del ruolo, rispondergli è stata una musica naturale". E sulle analogie tra questo e il suo personaggio di Saturno contro, Ambra precisa: "La Marchesa è dentro il dolore, abita nella fragilità. Con il Professore, vivono due solitudini diverse, si incontrano poco per cui non nasce una storia d'amore. Forza e fragilità sono bilanciate in me molto male, grazie a Dio: per questo posso dare vita  personaggi come questo"."Il film è di straordinaria attualità – dice Greco – detesto i revival: ho preso il libro e l'ho portato all'oggi, conservando al 100% il linguaggio di Lucentini. Dalla prima alla terza persona, mi chiedevo: il racconto reggerà? Eccome, se regge, come pure il Professore che dal boom a oggi continua nella necessità di mettere uno schermo protettivo tra sé e la realtà". E il filo rosso della sua filmografia, recentemente in retrospettiva al Festival Europeo di Lecce? "Una cornice etica forte: alla fine pur orribile, la vita vale la pena viverla", conclude Greco.

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